Chiaramonte: Ballato e Pavone si dichiarano indipendenti. Amministrazione senza maggioranza

Il sindaco Sebastiano Gurrieri perde la maggioranza in consiglio comunale. Come neve al sole, si scioglie letteralmente il progetto di “liberazione” della città. L’attuale sindaco non riesce a tenere insieme il gruppo e i terremoti politici in città neanche si contano. Dopo i consiglieri Giovanni Presti e Giancarlo Gurrieri, oggi si sono dichiarati indipendenti i consiglieri Elvira Ballato e Vito Pavone. Prima di loro, sono stati cacciati dalla maggioranza il vice sindaco Paolo Battaglia e l’assessore Veronica Sammatrice. E i due consiglieri attuali hanno preso tale decisione a seguito di quest’ultimo atto.

A questo proposito, il consigliere Ballato ha scritto una lettera alla città in cui spiega le sue motivazioni.  “La decisione è diventata inevitabile alla luce degli ultimi fatti e mi riferisco soprattutto alla revoca da assessori comunali di Paolo Battaglia e Veronica Sammatrice. Persone con cui ho collaborato in modo egregio in questi ultimi 3 anni per dare un contributo fattivo al mio paese. Persone, tra l’altro, che insieme a me, hanno sempre e solo chiesto di collaborare con il sindaco nelle decisioni politico-amministrativo del paese, che non sono solo una o due manifestazioni che si svolgono nel corso dell’anno!

Ma di questa nostra richiesta ne pagano lo scotto e vengono mandati a casa, tra l’altro con delle motivazioni del tutto ridicole. Evidentemente questa amministrazione preferisce lavorare in modo assolutista e antidemocratico. In ogni caso il mio comportamento non vuole diventare di opposizione ostruzionistica bensì costruttiva per il bene del mio paese, in cui vivo con la mia famiglia e gestisco un’attività commerciale.

Circa tre anni fa, quando mi è stato chiesto di far parte della compagine politica “Liberiamo la Città” con a capo Sebastiano Gurrieri, ho accettato con entusiasmo perché ho pensato che la scelta fosse stata dettata dalla fiducia riposta in me per qualcosa di buono: cordialità, loquacità, fattività… Tutte qualità che mi hanno permesso comunque di interagire con i chiaramontani sia dal primo giorno di insediamento. Tutto ciò avvenuto per una stretta collaborazione con gli ex assessori che si sono sempre spesi per il bene del paese.
Ma questo meccanismo di fiducia reciproca fra assessori, consiglieri e cittadini non è cosa gradita dal sig. Sindaco che invece predilige una politica diretta Sindaco-cittadini.
E il gruppo?
Che posto ha in tutto ciò la “squadra” che tanto “decanta”?
Qual è il ruolo delle persone, ex assessori compresi, che con i loro voti lo hanno portato a vincere le elezioni?
Comunque non è mai troppo tardi per rendersi conto di aver avallato per parecchio tempo comportamenti politici poco consoni al mio modo di essere. Mi sono stancata di appoggiare un modus operandi ben lontano dal mio concetto di politica!
È bene si, la mia decisione di indipendenza è dettata proprio da questo: io voglio il bene della comunità e non solo il bene del Sindaco.
E dunque, cercherò di dare voce, come ho sempre fatto, alle persone che mi hanno votato, che credono in me e mi appoggiano in questa mia scelta.

Ma non solo: in questi tre anni ho avuto modo di interagire con tante persone che nelle passate elezioni hanno avuto una visione politica diversa dalla mia, ma piano piano hanno apprezzato la mia caparbietà e fattività, rivolgendosi a me, per risolvere i loro problemi seppur nel mio piccolo”. Anche il consigliere Vito Pavone ha spiegato le sue motivazioni. Anche lui ribadisce che tutti è scaturito dalla cacciata degli assessori Battaglia e Sammatrice e poi aggiunge : “ancora una volta, così come in passato, non ci ha mai ritenuto all’altezza del ruolo che ci è stato affidato dai cittadini, tenendomi all’oscuro in ogni iniziativa con la ripromessa, volta dopo volta, di un suo cambiamento. Mai avvenuto. Veda l’organizzazione dell’ultima estate chiaramontana.

Una scelta che ritengo dovuta per rispetto dei cittadini che hanno creduto in me.
Vivendo in mezzo alla gente e agli amici registro giornalmente il malcontento nei confronti di questo Sindaco, per cui ritengo che Lei non rappresenta più la nostra comunità”. Entrambi i consiglieri, infine, dichiarandosi indipendenti dichiarano di voler fare un’opposizone costruttiva e non mero ostruzionismo.

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