CHIAMATI TUTTI ALLA COLLABORAZIONE

Lo stress mentale per seguire le vicende relative alle candidature a Sindaco della nostra città è tale che avevo addirittura scambiato il titolo per  l’invito di S.E. Il Prefetto, “IL PREFETTO  CHIAMA TUTTI ALLA COLLABORAZIONE”, per una ennesima presa di posizione a favore di uno dei candidati, uno in particolare. Perché, da quello che sembra e dalle indiscrezioni sempre più numerose e coincidenti, pare che negli ultimi giorni ci sia una tendenza, da più parti, a spostarsi sulle posizioni di Territorio e, quindi ad appoggiare il candidato Giovanni Cosentini.

Invero per noi della redazione non è una novità, tant’è che un articolo di lunedì, della tarda serata, parlava di sorprese, “Una vera sorpresa da uovo di Pasqua: potrebbe capitare di tutto, magari, come a Roma, una grande coalizione che farebbe confluire tutti i voti su un solo candidato, e sarebbe una grande e bella sorpresa. Con tanti pezzettini di cioccolata per accontentare tutti !”, citando le parole finali dell’articolo.

Oggi la questione esplode in tutta la sua interezza per quanto accaduto a proposito della candidatura, ora venuta meno, dell’esponente del PDL.

Ma andiamo con ordine: il centro destra era alla ricerca dell’elemento ideale da candidare a Sindaco di Ragusa. Era facilmente intuibile che la scelta era difficile perché non contavano solo le qualità e la competenza del possibile candidato, ma occorrevano indiscutibile consenso attorno alla persona e un discreto serbatoio di voti che costituisse la base su cui edificare la candidatura. C’era da controbattere l’onda dei grillini e il vento del Territorio. Ci voleva un esperto lupo di mare !

Ma dove lo andiamo a trovare ?

Alle prime riunioni di coalizione si presentavano subito ai nastri di partenza, il PDL che, dopo una iniziale melina ufficializzava il nome di Mallia, e Ciccio Barone che metteva sul tavolo il suo nome, ornato dai simboli di liste civiche a suo sostegno, senza eccessiva mostra del Partito di appartenenza, il Cantiere Popolare, di cui non c’era da vantarsi dopo le modeste performance delle ultime consultazioni elettorali. Ai due si aggregava anche Filippo Frasca come candidato di Grande Sud, altro partito dalla non esaltanti performances elettorali ma forte della rappresentanza senatoriale del redivivo Giovanni Mauro.

Alle riunioni di coalizione partecipavano il rappresentante della Destra e quello di Pensare Ibleo, entrambi nostalgici della destra che non c’è più.

Le riunioni andavano avanti con poca fluidità, sembrava esserci una contrapposizione per il ruolo di candidato fra Mallia e Barone. Il primo vantava come credenziali l’appartenenza al partito più importante, la sua figura di stimato professionista, il sostegno del partito e del suo leader provinciale, l’on Minardo, di fresca nomina e con imprimatur berlusconiano. Barone aveva dalla sua il miraggio di un più consistente seguito elettorale che, invero, nelle ultime consultazioni, non era venuto fuori, addirittura ora minacciato dalle simpatie delle fasce più giovani di elettori per i grillini. Frasca poteva sperare solo come outsider, al posto dei due, per possibili evenienze tutte da accadere e da verificare.

Si andava avanti per giorni, con trattative, riunioni, contatti, oggi era impegnato un senatore, domani un onorevole, si andava avanti a singhiozzo. Si arrivava alla conclusione che uno dei due maggiori contendenti avrebbe dovuto fare un passo indietro, ma chi ?

Nelle more dello sblocco, c’era anche chi tentava di intestarsi un progetto ambizioso, con esponenti della società civile, a base di ingegneri, professori, avvocati e notabili vari che, alla luce di come è finita, potrebbe anche essere rispolverato per sfruttare eventuali malcontenti che non mancano in tutti i partiti.

La situazione di stallo aveva uno sbocco inatteso: a sostegno della candidatura di Mallia, c’era già Giovanni Occhipinti, di recente candidato alle regionali per il Pdl, che aveva modo di ricambiare il sostegno ricevuto.

Viene fuori la storia, negli ultimi giorni, che fra i tanti contatti e gli abboccamenti fra candidati e collettori di voti, si sarebbe concretizzato un avvicinamento di Mallia e Occhipinti alle posizioni di Territorio, per sostenere il candidato Cosentini che, secondo indiscrezioni non confermate, avrebbe ricambiato, addirittura, ad elezione avvenuta, con vicesindacatura per Occhipinti e Presidenza del Consiglio per Mallia.

Detta così, la cosa era solo fantapolitica, capita però che una vecchia signora riceve una sollecitazione a votare per un candidato PDL che appoggia Sindaco Cosentini. La signora, come accade in questi frangenti, assicura il suo sostegno ma, poiché è zia di uno del  giro di Barone, chiede aiuto al nipote: “cosa devo fare e per chi devo votare ? cosa c’entra Cosentini con il PDL ?”

La frittata è fatta. I sospetti diventano quasi certezze. In sintesi si arriva alla riunione di ieri, dove, naturalmente, solo uno poteva girare la frittata facendola ribaltare in area e farla rientrare nella padella: Giovanni Mauro prende la parola e, dall’alto del suo carisma, invita Barone e Frasca a fare il tanto agognato passo indietro per dare spazio a Mallia, che lo merita personalmente e come degno esponente di cotanto partito della Libertà.

Momenti di palese imbarazzo, Barone e Frasca che fanno finta di sentire il bisogno di consultarsi con il proprio seguito, prima di offrirsi come vittime sacrificali, Mallia che viene chiamato per una urgenza in ospedale e si allontana, telecamere e giornalisti che irrompono nella sala della riunione per immortalare immagini e parole della consacrazione.

Invero qualcosa i giornalisti intervenuti hanno dovuto percepire, perché già aleggiava l’esigenza di ascoltare a chiare voce l’accettazione da parte di Mallia, che, pare, anche assente, aveva avanzato una piccola riserva, udite udite, per verificare il gradimento di quelle componenti del centro destra che erano assenti.

Stamattina, invece, a chiare lettere, per voce dell’onorevole Minardo, una criptica dichiarazione circa la mancata ottimale strutturazione del tavolo di trattative che consiglia di ricercare valide alternative che, a questo punto, tutti vedono nella direzione di Territorio e del suo candidato a Sindaco.

Senza dubbio un fatto eclatante, eventi che accrescono il consenso e la credibilità del Movimento Territorio che, indubbiamente, riscontra sempre maggiore interesse nelle aree politiche più disparate, un riconoscimento anche alle doti personali e politiche di Cosentini, qualche problema, forse, perché i papaveri stanno tappezzando il prato di Territorio e ci potrà essere qualcuno che dovrà rinunciare a poltrone su cui aveva messo gli occhi.

Nelle discussioni sull’argomento si inseriscono naturalmente vecchie indiscrezioni che vorrebbero frange contestatrici del PD disponibili a votare per Cosentini, indiscrezioni invero vecchie, da troppo tempo in giro, ma che, unite alle ancora poco chiare posizioni del Megafono, lasciano prefigurare per Cosentini una convergenza che andrebbe oltre la normale grande alleanza.

E se i piccoli rimasti a spasso decidessero di confluire tutti in Territorio?

A questo punto si va dritti verso un governo monocolore, con un uomo solo al comando !

E la statua di Pennavaria andrebbe sostituita e, finalmente, installata !

l’ubriaco di Palazzo La Rocca 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it