È una storia di coraggio, resilienza e straordinaria solidarietà istituzionale quella che vede protagonista la piccola Maria, neonata prematura di sole 25 settimane e con un peso di appena 700 grammi. A raccontarla è Giuseppe Drago, direttore generale dell’Asp di Ragusa, all’agenzia ANSA. Nata da una gravidanza gemellare frutto di fecondazione assistita, Maria ha dovuto […]
Chi può permettersi una casa oggi a Ragusa e quanto grande? La risposta è sorprendente
12 Apr 2025 06:24
Secondo un’analisi di Idealista, Ragusa è seconda in Italia per accessibilità del mercato immobiliare: ma dietro i numeri, si nascondono luci e ombre di un sistema economico da ripensare. In un Paese dove il sogno della casa di proprietà sembra sempre più un’utopia, Ragusa sorprende: secondo uno studio pubblicato dal portale Idealista, con il reddito medio annuo di una famiglia ragusana è possibile acquistare ben 44 metri quadrati di abitazione, più del doppio rispetto a città come Roma, Milano o Firenze, e seconda solo a Biella, in Piemonte, che si attesta a 47 mq. Un dato che, se da un lato potrebbe far esultare chi cerca casa, dall’altro apre una riflessione più ampia sul valore reale del potere d’acquisto nel territorio ibleo.
La metrica utilizzata dal portale immobiliare mette in relazione il reddito netto mediano delle famiglie (33.798 euro annui secondo l’Istat, anno 2021) con il prezzo al metro quadro aggiornato a febbraio 2025, pari a 1.790 euro/m² su scala nazionale. In città come Venezia, con un anno di stipendio si riescono ad acquistare appena 8 metri quadrati. A Milano e Napoli si sale di poco: solo 11 m². Ragusa, invece, offre una prospettiva diametralmente opposta.
Ma attenzione: l’accessibilità non è sinonimo di prosperità. I prezzi delle case ragusane sono sì più bassi rispetto alla media nazionale, ma questo è spesso specchio di una domanda debole, stagnazione economica e di un progressivo calo demografico, in cui i giovani fuggono e gli investimenti latitano. Il dato, quindi, non va letto come un indice di ricchezza, bensì come la cartina di tornasole di un’economia fragile.Una casa accessibile, quindi, ma per chi? Le giovani coppie spesso non riescono a ottenere mutui, i contratti di lavoro sono precari o part-time, e il reddito reale disponibile è più basso di quanto indicato dalle medie statistiche. Il rischio è che anche i 44 metri quadri rimangano sulla carta.
Tuttavia, in un’Italia che soffre il peso dell’inflazione e della crisi immobiliare, Ragusa potrebbe trasformare questa apparente debolezza in una leva strategica. Una strategica valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico e una nuova generazione di professionisti del digitale sdempre più attratti dai nostri luoghi, potrebbero riscrivere il destino immobiliare della città.Il punto è proprio questo: cogliere l’opportunità. Una casa accessibile può diventare il cuore di un nuovo modello di vita, più sostenibile, più umano. Ma servono politiche pubbliche attive, incentivi alla rigenerazione urbana, e soprattutto una visione di futuro.Ragusa oggi si trova in bilico: da un lato, è il rifugio economico per chi cerca un tetto; dall’altro, rischia di essere il simbolo di una povertà nascosta dietro i mattoni. I numeri, ancora una volta, non bastano. Serve uno sguardo più profondo.
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