È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CERIMONIA D’INVESTITURA DI PADRE VITTORIO GIOVANNI RIZZONE A CAPO DELL’ABBAZIA BENEDETTINA DI SAN MARTINO DELLE SCALE IN MONREALE
22 Nov 2016 07:56
Egregio sindaco,
Modica negli ultimi tempi ha avuto due grandi occasioni: un nostro figlio, il sacerdote Corrado Lorefice, parroco di San Pietro, ha ricevuto l’anello, la mitra e il pastorale, divenendo arcivescovo di Palermo; qualche giorno fa un altro figlio di Modica è divenuto Abate ed ha ricevuto, dalle mani del fratello, l’anello, la mitra e il pastorale. Parlo, come può intuire, di Padre Vittorio Giovanni Rizzone, il quale già da anni dona lustro alla città coi suoi studi di Archeologia e, segnatamente, di Epigrafia e Ceramologia cristiane. Perché, mi domando, non riesce a condividere queste gioie, questi fermenti, questi valori, che costituiscono manifestazioni tra le più alte della vita umana?
Alla cerimonia erano presenti, pensi, oltre al sindaco, il presidente del Consiglio comunale, un assessore ed alcuni consiglieri della città di Monreale; c’era il rappresentante del sindaco di Palermo, il comandante della Legione Carabinieri, il comandante del Gruppo Carabinieri, il tenente colonnello Pietro Sutera oltre al comandante della Compagnia monrealese. C’erano ovviamente le autorità religiose: l’Arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice, che ha officiato la cerimonia, l’Arcivescovo di Monreale, l’Eparca di Piana degli albanesi e tante altre. Da Modica è partito un pullman con 80 persone. Prima di avviare la cerimonia è stata notata l’assenza del sindaco di Modica: non un suo rappresentante, nessuna insegna del Comune. La prego, per ciò, di fare almeno una telefonata di scuse al neo Abate e di spiegare alla città le ragioni della sua assenza. Non a titolo personale avrebbe dovuto andarci, ma in nome di tutti i cittadini che riconoscono e apprezzano le qualità umane, religiose e di studio, di Padre Vittorio Giovanni Rizzone. Se penso che è un nostro concittadino e un nostro fratello, mi compiaccio con me stessa. Perché, né lei né io, avremo mai occasione di accompagnarci a persona migliore.
Chiedo troppo?
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