CERASUOLO DI VITTORIA E FRAPPATO CONQUISTANO I PALATI DEGLI IMPORTATORI STRANIERI. AL VINITALY DI VERONA

Il Cerasuolo di Vittoria e il Frappato continuano ad essere, oggi più di ieri, riferimento dell’enogastronomia internazionale di qualità. Mercati stranieri in crescita, mentre la produzione si avvia a consolidarsi in modo sempre più preminente, creando grande attrattiva lungo strade e percorsi del vino. E’ la conferma che arriva dal Vinitaly, il salone italiano del vino, che si è concluso ieri a Verona con un bilancio assolutamente positivo e di rilievo anche per le aziende siciliane che hanno partecipato. Per questi vini c’è il grande interesse dei gourmet e degli enologi professionisti ma cresce sempre più il consumo tra i consumatori dei mercati esteri. Attratti dal sapore e appassionati dalle tecniche di produzione, sono sempre più numerosi gli stranieri che si avvicinano a questi due vini di grande eccellenza e qualità, prodotti nelle calde terre di Sicilia, tra i verdi vigneti di tradizione ultradecennale. E proprio al Vinitaly grande riscontro per il progetto “Sette terre per sette vini” presentato dall’azienda vitivinicola Valle dell’Acate. Dal giallo della costa sabbiosa che ricorda l’Insolia e lo Zagra, al bianco dell’altopiano che ricorda il Bidis, dal rosso-arancio del Rusciano al nero intenso con ciottoli bianchi del Frappato e al rosso del Cerasuolo di Vittoria. Colori, sapori, odori e anime di vini di successo che nascono all’interno di un territorio baciato dal sole, lungo sette “terroirs” contigui dai quali la cantina riesce a produrre sette vini diversi. Un progetto che ha stimolato i visitatori del Vinitaly che hanno così conosciuto non solo la bontà del “nettare degli dei” ma anche la cultura e la tradizione del territorio ibleo. “In 100 ettari di terreno e con alle spalle oltre 40 anni di storia – spiega la produttrice Gaetana Jacono, brand ambassador del Cerasuolo di Vittoria – siamo riusciti a perfezionare produzioni vitivinicole eccellenti, alcune vere espressioni di freschezza, altre dal sapore intenso e pieno di profumi. Il mercato ha saputo recepire questo sforzo produttivo. Al Vinitaly ci ha molto sorpreso l’interesse significativamente cresciuto da parte degli stranieri ma abbiamo riscontrato anche un’ottima affluenza del pubblico italiano, segno che nonostante la crisi, l’enogastronomia continua a sapersi ritagliare il suo spazio”. E le produzioni vitivinicole siciliane, con a capo “le donne del vino”, hanno trovato visibilità sulla stampa nazionale ed estera ma anche in numerosi appuntamenti che si sono svolti durante il salone di Verona. La Jacono, da perfetta ambasciatrice del vino, ha avuto modo di parlarne con il famosissimo critico enologo James Suckling. E per una maggiore diffusione, il Consorzio del Cerasuolo di Vittoria, presieduto da Francesco Ferreri, ha realizzato alcuni momenti di degustazione riservata ai giornalisti di settore e agli opinion leader, alla presenza di Antonio Rallo, presidente di Assovini Sicilia e del Consorzio Doc Sicilia, che si è soffermato sull’importanza delle doc territoriali, al centro della diversità della Sicilia. Doc da tutelare, migliorare e valorizzare opportunamente, come sta già facendo il Consorzio del Cerasuolo di Vittoria. Lo ha ricordato il presidente Ferreri: “Abbiamo già avviato una serie di iniziative sul territorio e proseguiremo spingendo le aziende nell’attività di promozione dei propri vini. Al Vinitaly i nostri Cerasuoli hanno ottenuto grandi riscontri così come i vini siciliani grazie alle degustazioni guidate con protagonisti Daniele Oliva, dirigente dell’Istituto regionale della Vite e del Vino che ha presentato due campioni sperimentali di Frappato, l’enologo Giovanni Giardina che si è soffermato sulle varie produzioni siciliane. Infine la produttrice Gaetana Jacono ha parlato del grande cambiamento che ha avuto in termini nettamente positivi il Frappato, un cambiamento radicale che, negli ultimi dieci anni, ha mutato radicalmente la produzione e la vendita in tutto il mondo”. Il vino ancora protagonista a fianco della presentazione di alcune pubblicazioni e libri sulle aziende e i vitigni siciliani, come nel caso del libro “The World of Sicilian Wine” di Bill Nesto e Frances Di Savino alla presenza dell’assessore regionale Dario Cartabellotta e di Diego Planeta, brand ambassador Sicilia.

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