Centodieci anni dei volontari vincenziani a Scicli: premiato il gruppo e la presidente Pinella Drago

Centodieci anni dei volontari vincenziani a Scicli. Era il 1914 e l’Italia si accingeva ad entrare nel primo conflitto mondiale quando a Scicli venne costituito il primo gruppo dei volontari di San Vincenzo de Paoli, patrono universale delle associazioni e delle opere di carità.

I 110 anni già trascorsi sono stati festeggiati oggi con una giornata speciale e una cerimonia che si è svolta nella chiesa di San Giovanni Evangelista, uno dei monumenti barocchi più belli della città di Scicli. Mentre all’esterno centinaia di turisti percorrevano la caratteristica via Mormino Penna e ne approfittavano per ammirare anche i pregevoli stucchi e i preziosi affreschi della chiesa dalla caratteristica pianta ovale, all’interno i gruppi vincenziani della Sicilia orientale, provenienti da Catania, Grammichele, Avola e Scicli hanno festeggiato i 110 anni del gruppo di carità, attivo a Scicli dal 1914, costituito con decreto vescovile della Diocesi di Noto riconosciuto nel gennaio del 1915.

Il programma ha previsto un momento di preghiera e di festa, seguito dalla celebrazione della messa e dal pranzo conviviale.

Il programma è stato organizzato dal gruppo di Scicli, guidato dalla presidente Pinella Drago. “Volontarie e volontari – spiega la presidente – rappresentano le mani ed i cuori di un volontariato presente, un volontariato che segue il corso dei tempi in una società bisognosa più che mai di persone capaci di prendersi cura del fratello e di raccoglierne i mutamenti interpretando gli insegnamenti di San Vincenzo de’ Paoli fondatore, quattro secoli fa in Francia, dei nuclei vincenziani sparsi, poi, in tutto il mondo. È stata una festa non solo per i 110 anni di vita del gruppo di Scicli, ma anche la chiusura del Giubileo della famiglia dei missionari vincenziani che festeggiano, quest’anno, i 400 anni di vita”.

Ospiti d’onore, accolti con entusiasmo da tutti i volontari, sono arrivati a Scicli i missionari vincenziani padre Giuseppe Martinelli, arrivato da Roma dove opera nella casa provinciale, cui fa capo l’Italia, l’Albania e l’Ungheria, e padre Mario Sirica direttore della Locanda del Samaritano a Catania, luogo di accoglienza dei senza fissa dimora, delle donne vittime di violenza e casa per i padri soli. Nel cuore della città etnea una realtà di amore e carità incommensurabile. A Scicli c’era anche il presidente regionale Giovanni Morreale che, da Santa Margherita del Belice, ha raggiunto le volontarie vincenziane della Sicilia orientale. C’era anche il vescovo di Noto, monsignor Salvatore Rumeo, pastore di anime unico vicino alle persone con amore e garbo. Presente anche il sindaco Mario Marino che ha consegnato alle volontarie vincenziane un messaggio di affetto, forte della loro collaborazione con l’ente locale. Di grande impatto emotivo i doni che l’artista Salvatore Denaro ha donato a padre Giuseppe Martinelli (il ritratto di Papa Leone XIV in inchiostro di china) ed al presidente regionale Morreale (un bassorilievo in creta raffigurante l’ex Fornace Penna a Sampieri). “Il nostro compito è vedere Cristo nel povero, rispettarlo ed assisterlo lontano da ogni forma di autopromozione – ha aggiunto la presidente del gruppo volontariato vincenziano di Scicli, Pinella Drago – in particolare oggi in cui la vanità ed il presenzialismo rischiano di ‘drogare’ un servizio chiamato ad ascoltare, accogliere, visitare ed accompagnare nel cammino di vita le persone nel bisogno. Reduci dagli insegnamenti e dagli esempi di Papa Francesco, oggi ci troviamo a percorrere la via di Papa Leone XIV che per due volte, nell’immediatezza della sua elezione al soglio pontificio, ha usato la parola carità nel segno di una ‘Chiesa missionaria, che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola, che si lascia inquietare dalla storia e che diventa lievito di concordia per l’umanità’. Il nucleo delle volontarie di Scicli, composto da veterane e giovani leve, si è adoperato in città con entusiasmo. Ai missionari Vincenziani, alle suore Figlie della carità è andato il nostro ringraziamento per aver voluto chiudere, a Scicli, il Giubileo che li ha visti impegnati da gennaio ad oggi in diversi incontri di preghiera e di fraternità nella Sicilia orientale Un grazie al presidente Morreale per aver il suo messaggio di affetto consegnato alle volontarie del posto”.

A conclusione, il presidente Morreale ha consegnato alla presidente Drago una targa ricordo. Emblematica la motivazione: “Esprimo sincera gratitudine per il prezioso contributo e spirito di donazione nel fare volontariato nella comunità di Scicli. Il servizio altruistico e un faro di speranza per gli umili della città”.

Francesca Cabibbo

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