Ragusano Dop, difformità nell’uso delle etichette. L’allarme del Consorzio di tutela

Un uso improprio del marchio ragusano dop. Troppi i casi segnalati al consorzio. Dalla piccola bottega sotto casa al grosso punto vendita.  Con il caciocavallo, nella migliore delle ipotesi, esposto e venduto come ragusano dop. Gli agenti vigilatori sono al lavoro, in tutto il territorio, per ondividuare segnalare al nucleo repressioni frodi, chi non rispetta le regole. L’agente vigilatore è la figura professionale di cui il Consorzio di tutela del ragusano dop si avvale per esercitare le proprie prerogative in materia di vigilanza sui prodotti.

Le attività degli agenti vigilatori, in sinergia con il nucleo repressioni frodi del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sono esplicate ad ogni livello e nei confronti di chiunque in ogni fase della produzione, della trasformazione e della commercializzazione. E’ necessario non abbassare la guardia e mettere in atto tutte le misure a salvaguardia di una  eccellenza che, oltre ad essere unica per la qualità, costituisce un pezzo di storia del  territorio. Per capire se abbiamo tra le mani un prodotto originale è importante osservarlo con attenzione. Attenzione, quindi, all’etichettatura, del formaggio che acquistiamo.

Il Ragusano Dop è facilmente riconoscibile attraverso la scritta punteggiata “Ragusano” (impressa durante la lavorazione da apposite fascere su 2 dei lati, contrapposti, della forma, 2 marchi a fuoco sulla parte alta e bassa riportante il nome della denominazione e una matrice verde di caseina con un numero identificativo per la rintracciabilità. Oltre che in forme intere, il Ragusano Dop, può essere immesso al consumo “porzionato” e “grattugiato”, confezionato ed etichettato (come espressamente previsto dal disciplinare di produzione) dagli operatori autorizzati, e controllati, dal consorzio di tutela.

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