Caporalato e sfruttamento: siglato protocollo d’intesa in Prefettura

Garantire trasparenza e regolarità nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura, affrontando in modo condiviso le problematiche che si frappongono all’affermazione della legalità, della tutela della salute e dell’integrazione sociale e abitativa dei lavoratori, anche di origine straniera.

Sono questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa promosso dalla Prefettura di Ragusa, in attuazione del Protocollo interministeriale del 27 maggio 2016 “Cura Legalità Uscita dal ghetto”, condiviso, ai fini della successiva approvazione ministeriale, nel corso del tavolo tecnico permanente presieduto stamani dal Prefetto Filippina Cocuzza.

Sono intervenuti  i vertici provinciali delle Forze di polizia, i sindaci dei Comuni di Ragusa, Comiso, Vittoria, Acate, Ispica e Scicli, Comuni maggiormente interessati al fenomeno del “caporalato”, i rappresentanti dell’INPS, dell’’INAIL, dell’Ufficio Provinciale del Lavoro, dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro,  dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste, dell’ASP, delle Organizzazioni Sindacali, delle Associazioni datoriali e delle Parti sociali, del CPIA, dell’ANPAL, dell’OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, della CRI  e della Caritas.

Il documento sottoscritto scandirà con modalità strutturate le diverse fasi del percorso virtuoso già individuato nel precedente incontro dell’1 marzo scorso, occasione che ha nuovamente ridato slancio alle istituzioni e parti sociali unite per individuare le migliori strategie finalizzate a contrastare i fenomeni dello sfruttamento lavorativo e del caporalato.

Gli aspetti di prioritario interesse individuati nel documento pattizio riguardano la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di reclutamento informale e di intermediazione illecita della manodopera nel settore agricolo, favorendo la promozione e la diffusione della cultura della legalità e la valorizzazione della filiera agroalimentare ragusana, anche attraverso l’implementazione della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, quale best practice da imitare.

Per intervenire nell’ambito della provincia di Ragusa, il cui settore agricolo come noto è caratterizzato in particolare dalle coltivazioni in serra e con una elevata concentrazione di lavoratori anche di origine straniera, il Protocollo prevede, anche l’avvio di un presidio medico itinerante, che favorisca capillarmente la tutela della salute dei lavoratori, e  l’attivazione, in via sperimentale, di uno sportello dedicato al collocamento pubblico in agricoltura, coordinato dal Centro per l’Impiego di Ragusa, attivato anche presso il Centro Polifunzionale di Ragusa, e rivolto ad aziende e lavoratori, con l’obiettivo di conoscere e definire il fabbisogno di manodopera ed individuare le competenze (skills) dei potenziali lavoratori, creando un efficace incontro domanda-offerta.

Altri aspetti fanno riferimento alle azioni previste nel protocollo già sottoscritto presso la Prefettura di Ragusa “Contrasto alle infiltrazioni criminali nel mercato dei prodotti agroalimentari” ed alla possibilità di destinare beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.

 

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