CANI AVVELENATI IN TERRITORIO DI RAGUSA

Il sottoscritto Biagio Battaglia, nato a Scicli, il 22 luglio 1971, residente a Comiso in Contrada Billona n. 211, tel. 340.0031368, fax. 0932.967414, e-mail. lav.ragusa@lav.it, in qualità di Responsabile Provinciale della LAV – Ente Morale per la Tutela dei Diritti Animali, con sede locale in Corso Italia n. 192 a Ragusa espone quanto segue:

In data 17 febbraio 2012, in seguito alla segnalazione ricevuta dal signor Gianfranco Gurrieri (operatore forestale), tel. 338.8383589, ed in compagnia dello stesso, mi recavo in località Contrada Conchigliato / Maltempo del Comune di Ragusa (stradale Ragusa – Chiaramonte Gulfi), per accertare la presenza di alcuni cani deceduti.

Effettivamente in tale occasione ho potuto constatare la presenza di n. 6 cani, di media taglia, con mantello di colori eterogenei, di razza meticcia, di età approssimativa di 9/10 mesi per almeno 5 animali e di circa 3/4  anni per una cagna identificabile come la madre; privi di vita, riversi per terra con evidenti segni di morte cruenta.

Tali caratteristiche inerenti il posizionamento degli animali lasciano presagire un’azione di avvelenamento da parte di ignoti.

I cani appaiono deceduti in un’area ristrettissima, a circa una decina di metri di distanza l’uno dall’altro.

Solo un animale è stato ritrovato all’interno di un casolare disabitato poco distante.

Sempre nella stessa area ho potuto rinvenire anche i resti abbandonati della carcassa di un animale di grossa taglia, verosimilmente una mucca da allevamento.

Secondo quanto riferitomi dal signor Gianfranco Gurrieri, da circa quattro mesi, gli animali erano stati abbandonati da ignoti e da allora stazionavano stabilmente nell’area sottostante la postazione antincendio dell’Azienda Forestale ubicata proprio in Contrada Conchigliato.

Gli stessi non rappresentavano un pericolo, essendo di indole docile; non arrecavano disturbo alla quiete pubblica né agli animali dell’azienda di allevamento presente a poche centinaia di metri.

 

Tale fatto integra ad avviso dello scrivente il reato di uccisione di animale di cui all’articolo 544-bis C.P. (come dalla legge 20 luglio 2004, n. 189), nonché il reato ex art. 674 C.P. relativo al getto di cose pericolose, e di qualsiasi altro reato che la S.V. ritenesse ravvisare nei fatti sopra descritti e/o seguito di indagini.

 L’art 544 bis del codice penale statuisce che “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.

Tale articolo, introdotto dalla Legge 189 del 2004 a tutela degli animali, punisce chiunque cagiona la morte di un animale, per crudeltà o senza necessità.

Inoltre, secondo l’art. 674 C.P. “chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di uso altrui, cose atte ad offendere le persone è punito con l’arresto fino ad un mese o con una ammenda”.

Allorché fosse necessario ai fini della procedibilità, il presente atto è da intendersi atto di querela contro coloro che risulteranno responsabili dei fatti di reato, per i quali si chiede espressamente la punizione penale ai sensi di legge. Ai sensi degli artt. 406 e 408 C.P.P. si chiede di essere informati presso il domicilio sopra indicato su eventuali richieste di proroghe delle indagini preliminari ed eventuali richieste di archiviazione.

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