“CAMBIANO LE PROSPETTIVE AL MONDO…”

Sabato ricorreva il 35° anniversario del rapimento Moro, il momento di massimo fulgore della lotta armata del terrorismo contro le istituzioni democratiche, in quella occasione è uscito fuori il grande coraggio democratico che il nostro Paese tiene in serbo per le “occasioni” … e da quel giorno ogni “tentennamento” (nè con lo Stato nè con le BR) fu accantonato e si è fatto quadrato per salvare la convivenza democratica.

Ieri dopo venti anni di tatticismi, di politica politicante, di partecipazione autoreferenziale, di basso profilo democratico, incalzati da un voto che è risuonato come uno schiaffo ai dirigenti dei partiti tradizionali, il Centrosinistra ha avuto uno scatto di orgoglio, proponendo ed eleggendo due figure che per storia personale, profilo caratteriale e requisiti morali rappresentano quelle eccellenze di cui il nostro paese è ricco ma che finora sono state relegate alla terza o quarta fila …

Bellissima scelta di due leaders Bersani e Vendola che hanno raccolto il guanto di sfida di una elezione che li ha mortificati elettoralmente negandogli la vittoria, ma che li sta stimolando politicamente a percorrere l’unica strada possibile: Alzare la posta in gioco e affidarsi in modo “trasparente” a una Politica “esigente”!   

Non è un caso se ho “disturbato” il maestro Battiato per il titolo di questo commento alla elezione di Laura Boldrini e di Piero Grasso rispettivamente alla presidenza della Camera e del Senato.

Battiato sta testimoniando con un impegno molto difficile, con un’alta probabilità che per la sua vita professionale e personale possa rappresentare un’esperienza “a perdere”, la voglia di farcela; come tutte le persone di buon senso quando vede “affondare” la nave su cui viaggia, invece di giocare al “tanto peggio tanto meglio”, coglie al volo la possibilità di dare una mano a “turare le falle” e a rimettere in sesto la barca.

La sfida deve ora continuare! Bersani finora è stato aiutato dai regolamenti parlamentari (il ballottaggio al Senato), ma ha lanciato un segnale chiarissimo che lo ha accreditato politicamente in modo eccezionale, adesso deve affrontare lo scoglio del Governo.

 Oltre al programma con i suoi ottimi 8 punti deve presentare alle Camere un Governo di altissimo profilo, come per la presidenza delle Camere, l’Italia è piena di cittadini eccellenti pronti a impegnarsi per salvare il proprio Paese e non importa se siano parlamentari o meno, l’importante è che rispecchino la voglia di pulizia ed efficienza che il popolo ha espresso il 24 febbraio.

La sfida del M5S va raccolta e portata fino in fondo, un’altra strada non è praticabile, e non perché si debba qualcosa a Grillo, ma lo si deve agli 8 milioni di Italiani che hanno votato M5S; molti di essi non sono voti di “adesione”, ma voti di protesta di cittadini “esasperati” dalla sordità dei partiti, si deve dare chiaro il messaggio all’elettorato di avere capito la lezione e non solo in questo frangente.

Davanti a un governo di alto profilo politico e umano il M5S dovrà scegliere o la via della responsabilità o la via del disfattismo, gli slogan saranno inefficaci. La sfida del centrosinistra dovrà essere in quel caso: mandateci a casa, ma sappiate che alle elezioni proporremo agli Italiani gli stessi Presidenti delle Camere e lo stesso Governo, decidano loro!

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