L’ASP di Ragusa rende noto che, a conclusione della selezione pubblica per titoli e colloquio, è stato conferito al dottore Luciano Carnazza l’incarico di Direttore della U.O.C. Distretto 1 di Ragusa, con durata quinquennale. Il Distretto rappresenta uno snodo essenziale per l’organizzazione dell’assistenza territoriale, in particolare nel quadro delineato dal Decreto Ministeriale n.77/2022, che definisce […]
Brusca è un uomo libero: l’uomo che ha premuto il telecomando a Capaci vivrà nell’anonimato
05 Giu 2025 11:02
Ha premuto il telecomando che ha squarciato l’autostrada di Capaci, uccidendo Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Ha strangolato, sciolto nell’acido, ordinato esecuzioni. Ha confessato oltre 150 omicidi. Oggi, Giovanni Brusca è un uomo libero.
La fine della libertà vigilata, scattata quattro anni fa dopo 25 anni di carcere, sancisce la chiusura definitiva del percorso giudiziario del boss di San Giuseppe Jato. Lo Stato non ha più nulla da chiedergli. L’uomo che per anni ha insanguinato la Sicilia, l’uomo della strage, l’uomo che sciolse nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, ha finito di pagare.
Una notizia che riapre ferite mai rimarginate. Una liberazione che scuote la coscienza civile del Paese. Brusca continuerà a vivere sotto falsa identità, lontano dalla Sicilia, protetto dal programma di protezione riservato ai collaboratori di giustizia. Ma libero. Libero di camminare, di parlare, di ricominciare.
Giovanni Brusca
Arrestato nel 1996, dopo un primo tentativo di depistaggio, Brusca si pentì. Un pentimento controverso, tardivo, ma giudicato utile. Le sue confessioni hanno aperto varchi nella cupola mafiosa, hanno aiutato a ricostruire il mosaico della stagione stragista. È anche grazie alle sue dichiarazioni se molte verità sono emerse. È anche per questo che la legge gli ha concesso uno sconto.
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