BORRELLI: SI STA PERDENDO IL SENSO DELL’INVESTIMENTO NELL’UOMO

“Stiamo vivendo un momento storico dove si sta correndo il rischio di perdere il senso dell’investimento nella dimensione dell’uomo in quanto individuo”. Con questa riflessione il presidente del Sol.Coop. Ibleo, Salvatore Borrelli, ha aperto, questa mattina, a Ragusa, i lavori del “1° Happening ibleo del terzo settore”, la due giorni di incontri, dibattiti, seminari in fase di svolgimento alla Scuola regionale di sport della Sicilia. “Occorre iniziare a lavorare su nuovi modelli di programmazione – ha aggiunto Borrelli – occorre fare riferimento al sistema dei principi e dei valori della cooperazione a cui apparteniamo e quindi rafforzare il sistema della territorialità”. L’happening, promosso con il sostegno del Comune di Ragusa e della Provincia regionale, il contributo di Ipasvi ed Enpapi, oltre al patrocinio dell’Asp 7, è stato caratterizzato, nella fase iniziale, dall’inno nazionale “Fratelli d’Italia” eseguito dall’associazione corpo bandistico “San Giorgio-Città di Ragusa” nel contesto del progetto

“Oltre la musica”. Il convegno di apertura sul tema “Le nuove politiche della riforma del welfare siciliano”, moderato da Edoardo Barbarossa, presidente del consorzio Sol.Co. Catania, ha visto, tra gli altri, la presenza del presidente della Provincia, Franco Antoci, e del vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, che si è soffermato sulla centralità della persona. Mons. Urso ha parlato della vicinanza della comunità ecclesiale locale alle forme di solidarietà nei confronti della persona sotto le sue varie sfaccettature. Il manager dell’Asp, Ettore Gilotta, ha posto, invece, l’accento sull’integrazione dei servizi socio sanitari, su come di fatto l’azienda sanitaria provinciale riesce ad intersecarsi in quello che è il ruolo del terzo settore. L’assessore ai Servizi sociali del Comune di Ragusa, Rocco Bitetti, ha spiegato, poi, che il “welfare deve essere sviluppato in territori omogenei perché, tra l’altro, una regione che cambia assessore ogni anno è un territorio che non può sviluppare politiche sociali di alcun genere”. L’assessore provinciale alle Politiche sociali, Piero Mandarà, ha illustrato gli innumerevoli interventi che “gli enti locali dispongono quotidianamente sul territorio al servizio delle fasce deboli.

Il rischio è che, con la riduzione dei fondi – ha aggiunto – saranno gli enti locali Romeo, segretario provinciale della Cisl, ha auspicato che l’impegno per la creazione, in provincia di Ragusa, di un tavolo concertativo sul terzo settore con tutti i soggetti interessati possa attuarsi il prima possibile. Luca Pacini dell’Anci nazionale, area Welfare – Scuola e immigrazione, ha dipinto un quadro a tinte fosche in tutta Italia, auspicando che il Governo ponga la dovuta attenzione alle esigenze della cooperazione e del terzo settore, dando vita ad un nuovo progetto di rilancio che tenga conto delle esigenze di chi ha bisogno. Molto partecipato anche il seminario su “I giovani e il male: carnefici o vittime?” in cui i relatori, a cominciare da Rita Sanvincenti, docente universitaria e giornalista, hanno messo in luce il potere della comunicazione. “Stiamo puntando il dito – è stato detto – su qualcosa che non c’è e ci vogliono far credere che ci sia”. Giovanni Robino, esperto in comunicazione, ha spiegato che  “il vero potere non sono più i denari, ma è piuttosto legato a come trasmetti le notizie, a come raggiungi la popolazione”. E in questo senso i giovani sono i soggetti più a rischio perché impossibilitati, nella maggior parte dei casi, a filtrare questo incessante bombardamento mediatico. (g.p.)

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