Biometano: parla il soprintendente Battaglia: “Cosa vogliono da me? Posso fare solo da paciere”. Questo lunedì l’incontro

“Aspetto con piacere sia il sindaco di Modica che quello di Pozzallo per affrontare questo lunedì mattina la questione riguardante l’impianto di biometano che sta suscitando contrapposizioni tra i due Comuni e le rispettive comunità, ma da me, esattamente, cosa vogliono? Posso fare sicuramente il ruolo del paciere ma di certo come Soprintendenza allo stato attuale c’entriamo poco”. Così il soprintendente di Ragusa, Giorgio Battaglia, che domani incontrerà i primi cittadini delle due città contrapposte per ascoltare le loro richieste, ma, con molta determinazione, spiega anche che l’ente diramazione della Regione su questa vicenda ha ben poco da dire.

E Battaglia lo ribadisce alla luce della visione delle carte che, in vista proprio dell’incontro, gli ha mandato il sindaco di Modica. “Ho chiesto ad Abbate di inviarmi tutte le carte, cosa che prontamente ha fatto. Abbiamo verificato più volte e – sottolinea il soprintendente Battaglia – l’intervento ricade fuori dalle zone vincolate. E’ una zona bianca, cioè non sottoposta a vincolo. E come Soprintendenza dunque non dobbiamo esprimere parere. Qualcuno dice che vicino ci sono aree archeologiche. Ed è vero, sono aree già vincolate con decreto, aree d’interesse perchè c’è una necropoli. Significa, ma questo vale per tutto il territorio, che quando inizieranno i lavori e inizieranno a scavare, se troveranno qualcosa si dovranno fermare”.

Ma sul fatto che la Soprintendenza non debba dare pareri in merito, Battaglia è chiaro: “Faremo ulteriori accertamenti ma crediamo che non tocca a noi dare pareri. Stando così le cose, sarebbe un abuso di legge essendo quella un’area non vincolata. Ripeto, ho visto le carte che mi ha mandato il sindaco di Modica, e ho visto che è un’area bianca. Non avevo dubbi sul fatto che gli uffici modicani avessero agito in modo sbagliato dal punto di vista tecnico”. Il progetto è passato al vaglio della conferenza di servizio seguendo le procedure urbanistiche.

“Vediamo come andrà questo incontro di lunedì – commenta ancora il soprintendente Battaglia – Sono pronto a far da paciere perché è sempre brutto quando ci sono contrapposizioni e criticità tra Comuni. Ma oltre questo tentativo, non credo di poter offrire un altro apporto. Come Soprintendenza siamo intervenuti con pareri e prescrizioni in piccoli impianti per alcune masserie per fabbisogni per singola azienda agricola. In questo caso è una situazione diversa ma non è su aree vincolate”.

Ma lei come vede questa tipologia di impianti? “Mi sono documentato su questo tipo di impianti e sembra che siano molto ridotti i rischi ambientali. Nello specifico si intende trasformare la “pollina” ovvero gli escrementi dei gallinacci, da far diventare concime fertile con i processi e i vari passaggi dell’impianto. Attualmente, infatti, la pollina viene messa ad essiccare all’aperto e poi usata. Con l’impianto, invece, si eviterebbe l’essiccazione all’aperto e in più ci sarebbe la produzione di biogas. Come ha detto già qualcuno, anche Legambiente, è un’economia circolare”.

Intanto il Comune di Pozzallo continua ad essere sul piede di guerra. Nel fine settimana si è svolto un incontro tra il sindaco pozzallese, Roberto Ammatuna, e il senatore Giuseppe Pisani, membro della 12ª Commissione Permanente Igiene e Sanità. Si è discusso della problematica relativa all’impianto di biometano in contrada Zimmardo-Bellamagna su cui Pozzallo non è d’accordo. “Il sen. Pisani ha manifestato la propria personale disponibilità a perorare la causa – spiega Ammatuna – e di adoperarsi in tutte le sedi opportune per far sì che l’impianto di biogas non venga realizzato dove si è previsto”.
fonte Michele Barbagallo – La Sicilia
foto di repertorio

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