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Biologi e Slow Food insieme per la Sicilia: siglata a Ragusa un’alleanza che cambierà il nostro cibo
03 Ago 2025 11:11
Un protocollo d’intesa per unire scienza e cultura del territorio, ricerca e tradizione, educazione alimentare e biodiversità. È quello siglato a Ragusa tra l’Ordine dei Biologi della Sicilia e Slow Food Sicilia APS, con l’obiettivo ambizioso di costruire una rete di azioni concrete per la salute pubblica e la sostenibilità ambientale.
Un’alleanza che nasce da una visione comune: valorizzare le risorse naturali, difendere la qualità del cibo, tutelare l’ambiente e promuovere uno stile di vita sano e consapevole, basato sulla conoscenza e sul rispetto per il territorio. Il cuore dell’accordo è chiaro: lavorare insieme per un futuro più sano e sostenibile, mettendo a frutto le competenze scientifiche dei biologi e l’esperienza sociale e culturale della rete Slow Food.
L’intesa prevede otto ambiti prioritari di intervento, che spaziano dall’educazione alimentare alla sicurezza del cibo, dalla tutela della biodiversità agroalimentare all’agroecologia, dalla divulgazione scientifica alla ricerca universitaria.
“Abbiamo firmato questo protocollo con convinzione e senso di responsabilità”, ha dichiarato Alessandro Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei Biologi della Sicilia. “I biologi oggi sono chiamati a svolgere un ruolo sempre più centrale nelle sfide del nostro tempo: dalla sicurezza alimentare alla tutela dell’ambiente, dall’educazione nutrizionale alla salvaguardia della biodiversità. Slow Food condivide con noi una visione profonda e concreta di sostenibilità, fondata su conoscenza scientifica, etica e rispetto per la natura.”
Secondo Pitruzzella, l’accordo apre la strada a progetti utili, inclusivi e radicati nei territori, rafforzando il dialogo tra ricerca e cittadinanza, tra educazione e comunità locali.
Un passo avanti importante, che punta anche al coinvolgimento diretto dei biologi come promotori, formatori e consulenti scientifici, accanto ai referenti e ai produttori della rete Slow Food. Il protocollo prevede inoltre l’istituzione di un comitato tecnico congiunto per pianificare le attività e monitorare i risultati attraverso un piano operativo annuale condiviso.
“Insieme possiamo creare progetti che promuovano modelli alimentari più sani e consapevoli, salvaguardino il paesaggio e le tradizioni locali. È un’alleanza che parla di futuro, di cura, di cultura”, ha aggiunto il presidente dei biologi siciliani.
Una sinergia che mette insieme mondi diversi ma profondamente compatibili: quello della scienza applicata alla salute e quello delle comunità che difendono e valorizzano i prodotti locali. Un punto di partenza per iniziative che avranno ricadute importanti nelle scuole, nei contesti produttivi, nei percorsi di educazione civica e alimentare, e nella vita quotidiana di tanti cittadini. Tra i presenti è intervenuta anche Lina Lauria di Slow Food Sicilia. Il primo passo è fatto. E guarda già avanti.
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