Bilancio Fiera Agroalimentare di Ragusa: 25 mila presenze. Sindaco Cassì soddisfatti nonostante i disagi autobus. Dipasquale e Abbate parlano delle criticità

Bilancio positivo, secondo gli organizzatori, per la Fiera Agroalimentare di Ragusa che nei tre giorni avrebbe ricevuto 25 mila presenze. Questa la cifra stimata dagli organizzatori, il Consorzio Allevatori. A seguire vi diamo il loro resoconto fermo restando che le criticità, dai disagi ai bus navetta alla necessità di avere una migliore comunicazione web e social, dovranno essere oggetto di riflessione futura per tendere al miglioramento.

"Per noi del Consorzio Interprovinciale Allevatori, La FAR è stata una esperienza formativa e di crescita; l'abbiamo fortemente voluta, nonostante i tempi di realizzazione fossero strettissimi e le speranze di riuscita non fossero scontate. Abbiamo provato a vincere una scommessa, fatta prima di tutti con noi stessi, ed è stato commovente assistere all'enorme successo di queste tre giornate espositive per le quali ringraziamo tutti gli espositori che hanno partecipato, riponendo in noi una fiducia che, speriamo abbiamo dimostrato di meritare. Con 42 aziende e 61 postazioni al settore meccanizzazioni, 34 aziende e 41 postazioni all'Agroalimentare, 16 aziende e 24 postazioni alle Attività a Servizio e 10 aziende e 21 postazioni all'utensileria e 62 aziende con 315 capi per la Zootecnia la FAR ha superato le più rosee aspettative di consenso".

E sulla fiera ha parlato anche il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, con riferimento anche ai problemi riguardanti i bus navetta. “Oltre ogni migliore aspettativa, la Fiera Agroalimentare di Ragusa domenica ha chiuso i battenti facendo registrare un’affluenza record di visitatori provenienti da tutta la Sicilia – dice Cassì – È la prova, l’ennesima, di quanto la nostra comunità sia ormai storicamente legata a questo evento, che si connette alle nostre tradizioni, valorizza il presente della nostra economia e la proietta verso nuovi sviluppi e nuovi mercati. Logico (ma non scontato) per l’Amministrazione Comunale rispondere con prontezza e con cospicue risorse alla richiesta del consorzio interprovinciale degli allevatori di sostenere la nuova Fiera orfana della Camera di Commercio, perché Ragusa non perdesse un momento così significativo per la sua economia.
Una mole di visitatori tanto importante ha generato inevitabili difficoltà logistiche, anche a causa dell’impossibilità di approntare adeguate aree di sosta nei terreni contigui al Foro Boario, resi fangosi dalle piogge dei giorni scorsi. Il servizio navetta programmato è stato rafforzato, ma ciò non ha impedito il formarsi di lunghe code nelle ore di punta. Ci scusiamo con coloro che hanno subito disagi".

Ma dei disagi che hanno subito i cittadini ha parlato sui social l'on. Nello Dipasquale, dopo aver appurato alcune problematiche riguardanti la fiera. Questo il suo pensiero: "Si è conclusa l’edizione 2022 della Fiera Agroalimentare di Ragusa che, come sempre, ha avuto molto pubblico. Ci sono, tuttavia, diversi “ma”: non sono stati moltissimi gli allevatori presenti e questo perché tutte le aziende agricole e zootecniche stanno attraversando una crisi durissima, che viene da lontano ed alla quale si aggiungono anche il caro bollette e l’aumento del costo delle materie prime; a peggiorare la situazione cinque anni di non governo da parte della Regione Siciliana che si è svegliata solo perché ha visto un’occasione per fare passerella; non pervenuta la CamCom del Sud-Est: il vuoto istituzionale nato dal tentativo di accorpamento della nostra Camera di Commercio con altre troppo distanti per territorio e per tessuto produttivo e la conseguente assenza di un contributo economico da parte dell’ente camerale hanno costretto il Comune di Ragusa, la ex Provincia e la Regione ad intervenire. Cioè: una manifestazione vetrina per le nostre aziende agricole e zootecniche, da sempre sostenuta dalla CamCom reinvestendo le somme versate dalle imprese stesse, è stata costretta a chiedere aiuto ad altri enti usando denaro che poteva essere speso per altro. Questo è lo scandalo di cui nessuno parla.
Infine, venendo alla Fiera ho visto moltissime persone tentare di raggiungere il foro boario a piedi perché dopo tanti anni non si è riusciti a trovare un modo civile per assicurare la massima partecipazione dei cittadini. Di questo sono davvero dispiaciuto".

Ed intanto sul futuro della Fiera parla il neo deputato regionale Ignazio Abbate. Per lui la Regione dovrebbe sostenere di più questo tipo di fiere. “Complimenti agli organizzatori per il lavoro svolto e per il risultato ottenuto. So quante difficoltà ci sono state nell’organizzazione dell’edizione 2022 e quindi i loro sforzi sono ancora più da apprezzare. Il mondo zootecnico e agricolo in generale non può prescindere da eventi di questa portata. Anzi. Sarà necessario che simili eventi vengano estesi anche ad altri settori della nostra economia. Bisogna pensare ad un calendario ben preciso di eventi che durante tutto il corso dell’anno possano, da un lato, far incontrare gli operatori del settore, e dall’altro attirare visitatori stimolando così contemporaneamente anche il settore turistico”. Il deputato della DC – UdC ha anche annunciato che tornerà in calendario anche l’edizione modicana della fiera il cui focus è incentrato, storicamente, sulla carne da allevamento. “Il mio impegno sarà indirizzato a garantire più serenità agli organizzatori di manifestazioni di questa portata per il futuro in modo da poter programmare e rendere tali eventi sempre più importanti e di respiro nazionale”.

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