Bando incentivi Comune per razze bovine ed equine autoctone

Con Determinazione Dirigenziale n. 5442 del 06/09/2022 il settore Sviluppo Economico ha provveduto alla pubblicazione dell’avviso per la concessione di incentivi finanziari, per un importo di 30 mila euro, agli allevatori delle razze bovine ed equine autoctone.
Il contributo è finalizzato al sostentamento del comparto zootecnico esistente nel comune di Ragusa, mirato a favore gli allevatori che detengono ed allevano capi di bestiame di razze autoctone ed in particolare razza bovina modicana e asino ragusano, presenti in azienda alla data di presentazione dell’istanza.
 
“Si tratta di una realtà – ha voluto sottolineare l’assessore al ramo, Giovanna Licitra – che merita una attenzione particolare dato che nel corso degli anni queste razze sono state progressivamente abbandonate a causa della loro bassa produttività, ma che al contempo rivestono un ruolo di storicità tipica del nostro territorio che non si può disconoscere.”
Le istanze per la partecipazione all’avviso pubblico dovranno pervenire entro il 06/10/2022.

Possono presentare istanza di partecipazione gli allevatori residenti e non residenti nel comune di Ragusa (purché le aziende ricadano all’interno del territorio comunale) possessori dei capi regolarmente iscritti nel Registro Anagrafico delle Razze Bovine Autoctone a limitata diffusione (e sottoposti ai controlli della produttività del latte e della carne) e/o nel Registro Anagrafico delle Razze Equine ed Asinine a Limitata Diffusione.

Nell’ambito delle somme destinate dall’Amministrazione a sostegno del comparto zootecnico, il contributo sarà riconosciuto per ogni capo nucleo, stallone o fattrice, e sarà ripartito in modo proporzionale al numero dei capi posseduti, attribuendo per il toro capo nucleo o per lo stallone una quota doppia di quella attribuibile alle fattrici.

“Con l’erogazione di tali contributi – conclude l’assessore Licitra – si vogliono premiare gli sforzi di quanti si dedicano ancora oggi, malgrado i legittimi interessi economici potrebbero spingerli ad altre scelte, a preservare e a tramandare la storia della nostra realtà contadina. È fondamentale coniugare la salvaguardia delle risorse genetiche autoctone con la valorizzazione economica della filiera, al fine di affermare e promuovere la qualità delle nostre produzioni”.

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