BANDI OPER I FONDI STRUTTURALI

“Siamo in ritardo. Ma c’è tempo per recuperare. A patto che arrivi subito un segnale”. E’, in sintesi, il contenuto della lettera aperta, avente ad oggetto la programmazione comunitaria 2014-2020, che l’on. Orazio Ragusa, facendo seguito a quanto era già stato inoltrato all’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha trasmesso stamani anche agli altri assessorati del Governo siciliano, con particolare attenzione rivolta agli assessori e ai dirigenti generali. “Eccezion fatta per alcuni settori di limitato interesse complessivo – scrive l’on. Ragusa nella missiva – ad oggi, giugno 2016, quando cioè siamo a metà anno, non risulta che siano stati pubblicati bandi di alcun genere sfruttando la grande dotazione finanziaria su cui la Regione può contare per quanto concerne i fondi strutturali. Un ritardo incomprensibile, destinato a trasformarsi in danno se continuerà a perpetuarsi. Di fatto, si evita l’immissione nei circuiti economici della nostra isola di risorse economiche ingenti che potrebbero contribuire a lenire la situazione di crisi che coinvolge quasi tutti i settori produttivi siciliani. Ecco perché ritengo che gli assessorati e le figure apicali degli stessi debbano adoperarsi il prima possibile nella pubblicazione dei bandi indispensabili per venire fuori da una antipatica fase di stallo. Inoltre, potrebbero essere create delle grosse occasioni da sfruttare per i giovani inoccupati che nella nostra isola risultano essere in numero sempre maggiore. E che potrebbero essere favoriti da una ritrovata effervescenza della nostra economia regionale grazie all’utilizzo dei fondi Ue. Allo stesso tempo, sarà nostra cura invitare gli enti territoriali locali, e per quanto riguarda la provincia di Ragusa i dodici Comuni che la costituiscono, a valutare l’opportunità di attivare uffici specifici, con personale debitamente formato, per intercettare tutte le occasioni individuate nei bandi in questione. Senza adeguata programmazione, infatti, non sarà possibile utilizzare le risorse dei fondi strutturali. Per cui è fondamentale il riscontro che i Comuni, in fase di elaborazione progettuale, potranno fornire. E’ un lavoro immane quello che ci attende. Ma visto che siamo nel vivo del 2016 e considerato che la disponibilità dei fondi è programmata sino al 2020, non dobbiamo compiere l’errore di perdere altro tempo. Serve, piuttosto, andare avanti con la dovuta attenzione per fare in modo che tutti i tasselli del mosaico possano essere sistemati nella dovuta posizione così da sfruttare nella maniera migliore questa grande occasione”.

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