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Banca Agricola Popolare di Ragusa chiude 2020 con utile netto di 2,9 milioni di euro
02 Mar 2021 06:25
La Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr) ha chiuso il 2020 con un utile netto di gruppo pari a 2,9 milioni di euro, in calo del 69,9% rispetto al 2019. L’utile netto di gruppo normalizzato è pari a 12,5 milioni, in progressione del 33,2% rispetto al 2019. Lo rende noto Bapr dopo che il Cda, presieduto da Arturo Schininà, ha approvato nei giorni scorsi il Progetto di Bilancio relativo all’anno 2020, su proposta del Direttore Generale, Dott. Saverio Continella. La banca ha dimostrato grande resilienza nonostante l’emergenza da Covid-19, consolidando il proprio Cet1 ratio al 28%, con oltre 261 mln di euro di margine sui requisiti patrimoniali richiesti dall’Autorità di Vigilanza.
Al 31 dicembre 2020 i crediti verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, evidenziano una consistenza pari a 3.460,2 mln di euro, in aumento di complessivi 124,2 mln di euro (+3,7%.) rispetto al valore dello scorso esercizio. Gli indici quantitativi e qualitativi di patrimonializzazione restano sensibilmente al di sopra degli standard richiesti, consentendo alla Banca di essere pienamente conforme alle regole prudenziali: il Common Equity Tier 1 phase-in (che nel caso della Banca coincide con il Total Capital Ratio) è pari al 28,0% (26,1% al 2019) a fronte di un minimo obbligatorio del 7%; il Common Equity Tier 1 fully loaded ammonta al 24,0% (21,8% al 2019). Il patrimonio netto contabile è pari a 552,6 mln di euro. Alla data di chiusura dell’esercizio la Banca detiene in portafoglio azioni di propria emissione riacquistate per un controvalore complessivo di 17,4 mln
La componente dei finanziamenti, al 31 dicembre 2020, risulta pari a 2.922,2 mln di euro registrando un incremento complessivo di 26,4 mln. Se si ha riguardo alla riduzione dei crediti deteriorati netti dovuta alla cessione di un portafoglio netto di Npl (Sofferenze e Utp) per 40,8 mln, l’incremento dell’aggregato è pari a 67,2 milioni. Relativamente alla componente dei finanziamenti in bonis, si registra un complessivo aumento di 99,4 mln di euro (+3,7%) rispetto al precedente esercizio.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dr. Arturo Schininà ha commentato: “La Banca si è dimostrata in grado non solo di saper resistere alle difficoltà di un anno caratterizzato dall’incertezza legata alla pandemia e dalla certezza di una crisi economica senza precedenti, ma di potersi presentare sul mercato e di fronte ai Soci più forte, in grado di sostenere famiglie e imprese per continuare a guardare con fiducia al domani. Infatti, i dati dell’esercizio 2020 presentano risultati in eccezionale miglioramento sotto l’aspetto patrimoniale, con l’ulteriore aumento degli indicatori di solidità, che pongono il Gruppo ai vertici del sistema bancario.
Questi dati ci consentiranno di proporre all’Assemblea un dividendo per azione pari a € 0,06, che è il massimo erogabile da subito, nel rispetto delle Raccomandazioni pervenute a tutte le Banche dalle Autorità di Vigilanza. Proporremo altresì all’Assemblea di erogare, sempre nel rispetto delle norme imposte dalla Vigilanza e quindi dopo il 30 settembre 2021, l’erogazione di ulteriori € 0,06 per azione. La via da percorrere può sembrare difficile ed irta di difficoltà. Ma noi la perseguiremo con impegno e passione, tenendo sempre fede ai principi che ci hanno sorretto per 132 anni di storia, nella consapevolezza che abbiamo tutti i mezzi per ricoprire il ruolo di banca di riferimento per tutto il territorio siciliano”.
Il Direttore Generale, dr. Saverio Continella, ha dichiarato: “Abbiamo lavorato con grande impegno sul modello di business, coerente con la nostra missione di banca di prossimità, adattandolo con dinamismo al nuovo contesto che la crisi economica ha segnato, effettuando scelte importanti per porre le basi per una solida redditività negli anni futuri. Tutti gli indicatori patrimoniali sono in crescita: l’incremento dei finanziamenti testimonia l’attenzione alle famiglie ed alle imprese in un anno di crisi eccezionale; la crescita della raccolta, sia diretta che gestita, è un atto di fiducia, che ci ripaga degli sforzi fatti per accrescere la nostra solidità e professionalità, a garanzia degli investimenti dei nostri clienti.
Ritengo poi possa definirsi davvero importante il percorso fatto dalla Banca, in questo mio primo biennio di lavoro, nel miglioramento della qualità degli attivi: l’NPL ratio lordo è passato dal 21% del 2018 al 9% del 2020, con sofferenze coperte al 74% ed UTP al 40%, con contestuale incremento del CET 1 Fully Loaded, salito dal 20% al 24%. Questo percorso è stato perseguito anche guardando al futuro, sostenendo costi ingenti per finanziare gli investimenti per la digitalizzazione ed il piano di esodo del personale.
Voglio infine ringraziare, da ultimi ma non per ultimi, le donne e gli uomini della nostra azienda, che in un contesto così difficile hanno consentito il raggiungimento di risultati tanto importanti; ciascuno, con atteggiamento costruttivo, sta lavorando alla Banca di domani, più agile, più digitale, più vicina ai clienti, capace di dare effettivo valore aggiunto alla prossimità al territorio, l’elemento in più che ci contraddistingue”.
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