AVVIATI I TIROCINI “NEET” DI ITALIA LAVORO

Tremila tirocini in tutta Italia. Mille nella sola Sicilia dove, però, si è registrato il più alto numero di candidature. Queste le cifre del progetto “Neet” avviato da “Italia Lavoro”. Una iniziativa rivolta ai tanti giovani che non studiano e non lavorano. Il termine Neet, infatti, deriva dall’inglese “Not in education, employment or training”. Una condizione nella quale si trovano moltissimi neo laureati anche in provincia di Ragusa. Ecco perché la cooperativa sociale “Il Dono” ha aderito con entusiasmo all’iniziativa aprendo le porte del proprio progetto S.P.R.A.R. “Vivere la vita” per richiedenti o titolari di asilo e protezione internazionale. Sono due le giovani laureate che si stanno sperimentando in un settore complesso quanto affascinante presso il centro di Ragusa.

“Siamo lieti – afferma Giovanni Scifo, presidente de “Il Dono” – che la nostra cooperativa possa rappresentare un primo approccio al mondo del lavoro per due ragazze con titolo di studio elevato, grande buona volontà e indubbio talento. Spendere il loro tempo a servizio del nostro progetto equivale per loro ad una bella occasione per confrontarsi con il reale mondo del lavoro sociale. Per noi, inoltre, questa è una possibilità per potenziare ulteriormente i nostri servizi rivolti ai migranti dando maggiore spazio alle attività di alfabetizzazione e di servizio sociale. Lavoriamo da decenni nel settore e crediamo di poter dare molto a chi volesse sperimentarsi in questo ambito. Siamo felici di poter rappresentare per due neolaureate una strada che permetta loro di ipotizzare un futuro senza necessariamente dover abbandonare questo territorio”.

L’assistente sociale Barbara Giummarra e la dottoressa Raffaella Tumino sono le protagoniste di questa avventura. “Per noi – spiegano – questo periodo di formazione è un’opportunità in un momento non facile per chi cerca un ingresso nel mondo del lavoro. Significa mettere in pratica le proprie competenze e farlo in un settore affascinante. È un tirocinio che ci mette davvero alla prova e ci da modo di entrare in relazione con professionisti che operano nel settore da tanti anni e che ci possono insegnare tanto”.

Il tirocinio ha una durata di sei mesi e prevede una borsa di 500 euro mensili. Ma è soprattutto l’idea di entrare nel mondo del lavoro a rappresentare il valore aggiunto del percorso avviato da “Italia lavoro”.

“Il progetto – conclude la dottoressa Milena Ruffino, responsabile di Italia Lavoro – ha il merito di inserire giovani laureati in un contesto di lavoro e di poterlo fare in linea con il percorso di studi dei tirocinanti. L’obiettivo, del resto, è quello di aiutare questi giovani nella ricerca di un’occupazione, attraverso un’opportunità che permetta loro di fare un’esperienza concreta in azienda. Le realtà che in provincia di Ragusa hanno già avviato questo tipo di tirocinio sono sei, ma ci auguriamo di potere ampliare ulteriormente la nostra rete”.

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