ATTIVITA’ DEL COMITATO PRO-TRIBUNALE DI MODICA

Il Comitato Pro-Tribunale, sempre più determinato a proseguire la battaglia per contrastare l’abbandono del Palazzo di Giustizia di Modica, moderno, con tutti i requisiti di legge, efficiente e con ampi parcheggi, si è riunito per dare concretezza alle decisioni adottate nelle scorse settimane in conseguenza delle quali, a seguito di specifica richiesta, ha ottenuto l’incontro con i vertici della Commissione Ministeriale che sovraintende alla realizzazione della riforma e dei previsti accorpamenti (“Gruppo di lavoro per il monitoraggio della Riforma di cui ai Decreti Legislativi 155 e 156 del 2012”).

Nella mattinata di oggi infatti il portavoce del Comitato, Avv. Enzo Galazzo, ed il presidente del locale Ordine Forense, avv. Ignazio Galfo, sono stati convocati e ricevuti in audizione a Roma, presso la sede del Ministero della Giustizia, dal presidente della predetta Commissione, dott.ssa Annamaria Palma Guarnier, al quale hanno rappresentato, in tutti i suoi particolari, la situazione che si è venuta a determinare con la Riforma e a seguito dell’accorpamento del Tribunale di Modica a quello di Ragusa ed  espresso la chiara e convinta posizione dello stesso Comitato contro l’assurda decisione di destinare gli uffici in locali per nulla adatti e dismettere la sede di Modica che ha tutti i requisiti richiesti.

“Abbiamo illustrato – ha affermato l’avv. Enzo Galazzo –  le criticità della riforma per il circondario anche alla luce dell’eccellente dato infrastrutturale del Palazzo di Giustizia modicano e rappresentato la determinazione della popolazione del comprensorio a non dismettere e, anzi, a valorizzare la struttura giudiziaria già sede del Tribunale di Modica”

“Ci siamo soffermati in maniera analitica – ha dichiarato l’avv. Ignazio Galfo – sulle attività dell’ordine forense dalla legge delega 148/11 in poi, ribadendone la capacità di proposta nell’ottica di un effettivo incremento di efficienza del servizio e di riduzione della spesa”.

La dssa Palma, che ha dimostrato di essere a conoscenza della realtà iblea con particolare riferimento allo stato infrastrutturale del Palazzo di Giustizia di Modica, dopo aver precisato il ruolo tecnico del quale è investita la commissione, ha dichiarato di condividere l’esigenza massima di valorizzare la struttura e che prevede di completare l’istruttoria entro due mesi per poter riferire al Ministro per la emanazione di eventuali interventi correttivi.

Da tenere conto che nel corso della riunione, particolarmente animata, tenuta ieri presso la sala Spadaro del comune di Modica, il Comitato Pro-Tribunale ha unanimemente condiviso ed approvato l’Atto Dichiaratorio, sottoscritto da buona parte degli avvocati dell’ordine forense del circondario di Modica, notificato a tutte le competenti  Autorità (Responsabili dei dipartimenti di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio e della Regione Siciliana, Ministro della Giustizia, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catania, Sindaco del Comune di Ragusa), per segnalare che la struttura del Tribunale di Ragusa non è stata mai sottoposta alla verifica di cui al co.3 dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20.03.03 n.3274 e per chiedere di adottare i conseguenti provvedimenti.

Il Comitato inoltre ha approvato un documento diretto alla Corte dei Conti in ordine ai costi sostenuti o che dovranno essere affrontati a Ragusa, in netto contrasto con la Riforma in ordine ai principi di risparmio della spesa ed ha deciso infine di richiedere al sindaco del comune capoluogo una  attestazione di  vulnerabilità sismica della struttura giudiziaria di Ragusa.

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