ATTIVARE UN PIANO PER L’INSTALLAZIONE DI CINQUE DEFIBRILLATORI IN CITTA’

 

“La necessità di attivare la piena funzionalità di apparecchi defibrillatori è questione troppo seria affinché si perda ancora tempo. Chiediamo all’Amministrazione comunale di farsi parte attiva nella predisposizione di uno specifico piano operativo e lanciamo anche una proposta”. Lo dice il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, che, sulla scorta di quanto già accade in altre città, chiede al sindaco Federico Piccitto e al resto della Giunta di attivarsi per prevedere le spese necessarie all’installazione di almeno cinque defibrillatori in altrettanti punti strategici della città. “Ogni defibrillatore – aggiunge Chiavola – costa circa 1.300-1.500 euro, compresa l’attività di formazione da destinare a quattro-cinque operatori, che potrebbero essere pure i titolari degli esercenti commerciali adiacenti, oltre all’installazione della colonnina. Il fatto che questi apparecchi siano sistemati nelle aree di maggiore aggregazione della città ha un significato ben preciso. E aggiungiamo di più. Se il progetto, così come proposto, sarà finanziato dall’Amministrazione comunale, siamo pronti, come associazione, della quale fanno parte alcuni esercenti del centro di Ragusa, a regalare uno dei cinque defibrillatori, caricando la spesa sui soci della nostra realtà associativa. Sappiamo che il Comune, con l’iniziativa di solidarietà avviata il 21 dicembre scorso, ha già dato il via ad una raccolta di fondi per le apparecchiature in questione. Ma ci vorrà ancora parecchio tempo prima di arrivare al traguardo prefissato. Per questo chiediamo di prevedere la spesa tra quelle che possano essere concretizzate in Bilancio in tempi ragionevolmente brevi considerata l’importanza della finalità. Ho già avuto modo di appurare di persona, durante una mia visita a Orvieto, come queste apparecchiature siano state installate in luoghi pubblici. Mi sembra un modus operanti molto interessante che merita di essere riproposto anche nella nostra città. Un defibrillatore può salvare la vita e una società che si rispetti non può esimersi dal prenderne atto concretamente”. 

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