Attenzione bagnanti! Ecco dove è vietato fare il bagno nella provincia di Ragusa

Organismo deputato a vigilare sull’intera giurisdizione della Capitaneria di porto, che va da Marina di Acate a Marina di Marza, passando per interi tratti di costa particolarmente noti per l’afflusso di villeggianti e bagnanti. Un’ordinanza che, in ventisei pagine, indica dettagliatamente comportamenti, autorizzazioni, servizi e tutte quelle attività racchiuse nella gestione della riviera, quella iblea in particolare, compresa la vigilanza in spiaggia.

I divieti


La balneazione è vietata per tutto l’anno solare all’interno dei porti e degli approdi del Circondario marittimo: da Pozzallo a Donnalucata, Marina di Modica, Sampieri, Marina di Ragusa, Punta Secca e Scoglitti; ed ancora nel raggio di 100 metri dalle imboccature e dalle strutture portuali, quali moli, banchine, calate, dighe foranee, moli frangiflutti, massicciate esterne alle strutture portuali a difesa delle stesse, fatti salvi eventuali maggiori limiti contenuti in specifici provvedimenti ordinatori emanati dall’Autorità marittima.

Balneazione vietata anche negli specchi acquei antistanti le foci di tutti i fiumi, torrenti e canali, fino a 50 metri dalla costa e sino a 200 metri a destra e sino a 200 metri a sinistra delle condotte di allontanamento delle acque reflue degli impianti di depurazione dei Comuni del Compartimento marittimo.

Nei casi di attività subacquee è necessario che venga segnalata la presenza con un galleggiante sormontato da una bandiera rossa con striscia diagonale bianca o, in subordine, da una calottina colorata (di colore rosso vivo) per rendersi maggiormente visibili.

Chiunque intenda tuffarsi e praticare il nuoto, anche subacqueo, nelle zone riservate alla balneazione deve verificare preliminarmente l’assenza di eventuali ostacoli o impedimenti costituenti un potenziale pericolo.

La fascia di spiaggia di 5 metri dalla battigia deve essere lasciata libera da ingombri (ad eccezione di quelli destinati al soccorso), anche per garantire la sicurezza della balneazione e, in particolare, l’agevole entrata e uscita dall’acqua dei bagnanti, nonché il transito del personale e dei mezzi preposti al soccorso.

L’Ordinanza contiene tutta una serie di indicazioni sui servizi di salvataggio e sulla vita in spiaggia. Contiene anche un’attenta modulistica per rendere meno arduo il compito di chi deve munirsi di autorizzazioni.

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