“ASSUMIAMOCI LE NOSTRE RESPONSABILITA’ E DIMETTIAMOCI IN MASSA”

“E’ necessario che si provochi un terremoto politico nella provincia iblea”. E’ il presidente di “Ragusa futuro”…verso il partito della Nazione, Sonia Migliore, a sostenerlo riguardo al problema infrastrutture. “Ci sono questioni, come quella relativa alla strada Ragusa-Catania e all’aeroporto di Comiso – afferma Migliore – che ormai hanno superato oltremodo la soglia della tolleranza e della decenza, della moderazione e del rispetto politico-istituzionale, a tal punto che necessitano non più di semplici proteste o di inutili conclami, ma di dure e determinate prese di posizione di tutta la classe politica iblea che interamente sappia esprimere la propria indignazione e il proprio dissenso. E’ evidente che minacciare occupazioni, incatenamenti e autosospensioni di singoli soggetti, per quanto comprensibili e rispettabili, non serve a nulla, come a nulla è servita la recente marcia lenta. Si tratta di azioni di protesta innocue che non spostano di una virgola le posizioni politiche dei grandi vertici nazionali e non determinano loro alcuna conseguenza. E’ arrivato il momento in cui le suddette questioni (Rg-Ct e aeroporto) arrivino sui tavoli dei soggetti competenti, con forza e determinazione, diventando un caso nazionale di protesta forte del territorio, investendo di responsabilità tutti i leader nazionali e regionali dei partiti politici, da cui ogni politico ibleo è rappresentato.

Occorre che tutti i consiglieri comunali e provinciali, i deputati regionali e nazionali, i sindaci e il presidente della Provincia, i segretari cittadini e provinciali si autosospendano dai propri partiti di appartenenza. Perché la strada Ragusa-Catania e l’aeroporto non rappresentano un fatto che riguarda solo Ragusa, ma tutta la provincia e la regione, colpite, per l’ennesima volta, nel cuore dello sviluppo infrastrutturale economico. Se Berlusconi, Casini, Rutelli, Fini, Bersani e Lombardo non capiscono che la Sicilia non è fatta solo da Palermo e Catania, rappresentano, con tutta evidenza, partiti che non meritano la nostra adesione né il nostro impegno politico. Dobbiamo avere il coraggio di assumerci le nostre responsabilità, perché la cittadinanza non può riuscire a comprendere perché continuiamo a portare voti a partiti che ignorano i nostri problemi e continuano a beffarsi delle nostre proteste indolori che appaiono più mediatiche che politiche. La Ragusa-Catania e l’aeroporto di Comiso devono diventare un caso nazionale tramite il compattamento dei colori politici e il coraggio di imporci ai nostri rispettivi partiti: se non abbiamo questa forza, che ci stiamo a fare? Ricordiamo che siamo l’unica speranza del Sud e che dobbiamo conquistarci il nostro peso politico, non a parole ma con i fatti. Quando le parole rimangono tali è l’astensionismo che cresce. Essendo quest’ultimo, oggi, al 40% possiamo dire che si tratta del primo partito del Paese: altro che Pdl, Pd e Terzo polo.

 

 

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