Assenteismo al Comune di Palermo, 28 misure cautelari. C’è anche il padre di Angela da Mondello

Blitz anti-assenteismo a Palermo per i reati di truffa a danno di un ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio. Su delega della locale Procura i finanzieri del locale Comando provinciale hanno eseguito 28 misure cautelari. Otto sono finiti agli arresti domiciliari, per 14 e’ scattato l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria mentre per altri sei solo quest’ultimo obbligo.

Tra loro anche un indagato per mafia. Undici sono dipendenti del Comune di Palermo, 14 della Reset e tre del Coime. Gli otto dipendenti finiti agli arresti domiciliari sono Dario Falzone (69 anni), Antonio Cusimano (59 anni), Gaspare Corona (68 anni), Mario Parisi (61 anni), Francesco Paolo Magnis (61 anni), Salvatore Barone (47 anni), Giancarlo Nocilla (48 anni) e Tommaso Lo Presti (50 anni).

C’è anche il padre di Angela da Mondello, all’anagrafe Angela Chianello, la casalinga palermitana diventata famosa per aver risposto in un’intervista “Non ce n’è Coviddi”, una frase diventata poi un tormentone la scorsa estate, tra gli indagati del blitz contro i furbetti del cartellino della Guardia di finanza a Palermo.

Isidoro Chianello, dipendente della partecipata Reset, è stato raggiunto dall’obbligo di dimora. Secondo l’accusa l’uomo dal 12 giugno 2018 al 7 agosto dello stesso anno in sei occasioni si sarebbe allontanato dal luogo di lavoro per occuparsi di faccende personali, “avendo poi l’ardire di tornare ai Cantieri culturali in bermuda e ciabatte per timbrare l’orario di uscita”, annota il gip Rosario Di Gioia nell’ordinanza.

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