Arrivati a Pozzallo 147 migranti da Lampedusa. In arrivo in Sicilia nave da 700 posti. No a tendopoli

Concluse intorno alle 14.30 le operazioni di sbarco a Pozzallo – autorizzate dall’Usmaf – di 147 migranti, tutti uomini (tra loro 18 minori) trasferiti da Lampedusa a bordo di nave Peluso della Guardia costiera. Al momento dello sbarco, il personale dell’Asp ha effettuato i tamponi per il Covid-19. Le nazionalita’ dichiarate sono Tunisia, Egitto, Somalia e Bangladesh. Ancora non si conosce la destinazione finale; i migranti non resteranno nel Ragusano. Al momento sono messi al riparo dal sole cocente in tendoni approntati sulla banchina commerciale del porto di Pozzallo.

Viminale al lavoro per risolvere le criticità sorte in Sicilia e Calabria per la quarantena dei migranti. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, infatti, è finita la gara per una nave di grandi dimensioni, di norma omologata con 1.000 posti letto, anche se in osservanza delle norme anti-Covid sul distanziamento sociale e, in considerazione dell’impiego di uomini dell’equipaggio e personale medico e sanitario, la capienza sarà ridotta a circa 6-700 posti. L’imbarcazione è della Grandi navi veloci e una volta terminato l’allestimento dei percorsi interni, sarà destinata alla Sicilia per la quarantena a bordo. Ovviamente, sottolineano ancora le fonti del ministero dell’Interno, dopo gli esiti dei tamponi, chi risulterà positivo sarà ospitato in un’apposita ‘zona rossa’, su un uno dei ponti, che sarà chiuso e isolato. Mentre gli altri migranti svolgeranno in sicurezza, in altre zone della nave, la quarantena.

“Il governo nazionale ha ordinato di allestire una tendopoli per centinaia di migranti nelle campagne tra Vizzini e Militello in Val di Catania. Il governo della Regione Siciliana e’ totalmente contrario. Forse qualcuno a Roma, al posto di arrossire per l’incapacita’ manifestata nell’adottare un Piano organico sull’immigrazione durante l’emergenza Covid, pensa di poter continuare a trattarci da campo profughi d’Europa”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Avevo detto che siamo e saremo contrari al ritorno del business dell’immigrazione e delle facili illusioni per disoccupati disperati. – aggiunge – Pensare a una sorta di campo di concentramento per centinaia e centinaia di persone, in tempo di epidemia, significa essere semplicemente irresponsabili. Il ministro dell’Interno intervenga: di tendopoli e di affaristi la Sicilia non vuole piu’ sentirne”.

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