Arrivano i soldi per le feste in provincia di Ragusa e con essi anche le polemiche

La Regione siciliana ha stanziato fondi per alcune festività in Sicilia. Sono stati ammessi a finanziamento le richieste presentate da otto comuni siciliani, ma la provincia di Ragusa ha fatto la parte del leone con i finanziamenti ottenuti per Acate (30.000 euro per la festa di san Vincenzo), Comiso (35.000 euro per le tradizioni religiose della primavera casmenea tra fede, folklore e cultura,  ) e Modica (75.000 euro per  le feste religiose dell’anno 2023, quali la Pasqua con la Madonna vasa vasa, San Giorgio, Madonna delle Grazie e San Pietro).

I fondi sono stati inseriti nella legge di stabilità regionale e la circolare numero 25616 del 14 marzo scorso dell’Assessorato regionale Enti Locali aveva stabilito le modalità di accesso dei comuni a questi finanziamenti. Le istanze andavano presentate e darebbero state valutate per ordine di presentazione.

Il finanziamento complessivo era di 188.000 euro. Ben 140.000 euro sono andati ai tre comuni iblei. La parte restante, per 48.000 euro, è stata assegnata per le manifestazioni organizzate da altri cinque comuni: Delia, Sommatino, Siculiana, Campofelice di Roccella e Terrasini, tutti piccoli comuni dell’agrigentino, del nisseno e della zona di Palermo.

E in provincia di Ragusa scatta la gara per rendere onore al merito di questi finanziamenti.

Ignazio Abbate avoca a se e ai suoi buoni uffici alla Regione siciliana il merito di aver ottenuto questi finanziamenti per ieri tre comuni iblei, guarda caso tre comuni dove ci si reca al voto nelle amministrative di fine maggio.

E accade così che ad Acate il candidato sostenuto da Abbate, Gianfranco Fidone, attribuisca al suo schieramento politico il merito di aver avuto questi finanziamenti.

Le dichiarazioni di Fidone provocano l’immediata reazione del sindaco Giovanni Di Natale. Nessun merito per Abbate – secondo Di Natale – solo un buon lavoro fatto dagli uffici del comune di Acate che hanno preparato le istanze e le hanno presentate alla Regione. Si trattava di finanziamenti “a sportello”, cioè in ordine di presentazione e sono stati ammessi i finanziamenti validi secondo un semplicissimo schema: in ordine di arrivo.

“Quindi o l’onorevole ha raccomandato tutti gli otto comuni o è un bluff” afferma Di Natale, che prende a prestito persino l’immarcescibile Totò, scomodando nientemeno che la celeberrima scena in cui egli riesce a vendere a un ignaro e ingenuo turista nientemeno che la Fontana di Trevi.

Il nostro comune – spiega il sindaco di Acate – ha fatto richiesta di assegnazione del contributo regionale previsto dalla legge regionale 2 del 2023 (la legge di stabilità regionale) per due iniziative di carattere sociale, culturale ed economico per la valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio (San Vincenzo ed Estate Acatese) per un importo di 30.000 euro ciascuno. L’assegnazione del contributo era a sportello. Dunque chi la presentava prima aveva più possibilità. Grazie alla celerità dei nostri uffici, l’istanza è stata inoltrata prontamente non appena si è aperto lo sportello”.

E dall’altra parte della barricata ecco immediata la replica di Fidone e dell’onorevole Abbate.

Fidone ribadisce che i finanziamenti ottenuti per i tre comuni sono “una iniziativa meritoria dell’onorevole Ignazio Abbate e chi dice il contrario mente. L’amministrazione acatese ha appreso della possibilità di richiesta dal segretario comunale che è lo stesso del comune di Modica. Quest’ultimo aveva instradato la richiesta di contributo per Modica e ha fatto la stessa cosa per Acate. Dove risiederebbe il merito del sindaco? “.

Il deputato modicano ribadisce di aver seguito personalmente l’iter amministrativo. Quei finanziamenti, dunque, si devono a lui. “ll mio partito – afferma – con me in prima persona, si è battuto per sostenere le tradizioni locali e i comuni”.

Ma Di Natale ribatte ancora: “Le istanze sono state presentate dai comuni.  Si parla di istanza del segretario in comune con Modica. Ma Fidone che c’entra? Perché si prende onori che non può avere? Oppure il contributo ci è stato assegnato per intercessione dì Fidone?”

Fin qui la diatriba politica, in cui si inserisce, dulcis in fundo, anche il deputato del Pd nello Dipasquale.

Secondo Dipasquale, lo stanziamento di quei fondi è ordinaria amministrazione perché i Comuni iblei che hanno ricevuto il contributo (Modica, Acate e Comiso) non han fatto altro che presentare normale richiesta di assegnazione di fondi. Era sufficiente presentare domanda per ottenere un finanziamento, fino a esaurimento fondi”. E accusa Abbate di “incontenibile desiderio di voler apparire ad ogni costo”.

In calce, una nostra piccola considerazione.

Abbiamo verificato che la circolare regionale prevede effettivamente che le richieste dei comuni vengano valutate rigorosamente in ordine di arrivo. La circolare numero 25616 è del 14 marzo scorso e in essa si legge testualmente: “Le istanze saranno istruite, ai fini dell’ammissibilità formale, dal Dipartimento regionale delle Autonomie Locali, rispettando rigorosamente l’ordine di arrivo, informaticamente determinato in base alla data e all’orario di effettiva consegna alla casella di P.E.C”. Per questi

Quindi le amministrazioni comunali a Modica retta da un commissario, ad Acate retta da un sindaco hanno fatto bene il loro lavoro. Anche il segretario comunale ha fatto il suo lavoro, ha fatto il suo dovere, sia per Modica, sia per Acate. È al servizio dei due comuni, a scavalco, ed è normale e corretto che abbia seguito la pratica per entrambi. Ma è proprio necessaria questa gara per la primogenitura e per i meriti se un funzionario ha fatto bene il suo dovere ?

Le amministrazioni di Modica e Acate sono state celeri. Il sindaco Giovanni Di Natale spiega che i suoi uffici sono stati tempestivi ed efficienti. Ne prendiamo atto.

Abbate afferma che questi finanziamenti sono frutto di un’iniziativa politica del suo partito, che li ha fortemente voluti. Ne prendiamo atto.

Noi abbiamo provato solo a descrivere i fatti, ciascuno ne potrà trarre legittimamente le conseguenze. E dare i giudizi che ritiene.

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