Arrivano i botti di San Giovanni, nuovi guai per gli amici a 4 zampe

Ritorna la rubrica “Mi Fido” a cura della Clinica Veterinaria ETHOS. Finiti i ‘BOTTI’ di Ferragosto … ecco arrivare diverse feste patronali nella nostra provincia, e con esse …nuovi BOTTI !
Riecco puntuale l’articolo del dr.Elio Criscione…in attesa di un futuro meno ‘rumoroso’ per i nostri fidati amici a 4 zampe !
“Il mio cane, Antea, un magnifico setter inglese bianco e nero, quando sente i fuochi d’artificio corre a vedere e resta a guardarli affascinata a differenza della maggior parte degli altri cani, che reagisce a questi spettacoli pirotecnici con veri e propri attacchi di panico.
Mentre Antea è assuefatta, gli altri sono sensibilizzati.
Assuefazione e sensibilizzazione sono forme di apprendimento: positiva l’una, negativa l’altra.
L’apprendimento del cane avviene in un preciso periodo della sua vita, dal secondo al quarto mese, detto periodo sensibile.
In questo periodo il cane, grazie all’abbondanza di neuroni e di connessioni neuronali (ridondanza), come una spugna, assorbe tutte le esperienze cui è esposto, trasformandole in conoscenza.
Questo periodo è detto anche critico, perché, oltre alla necessità di presentare al cucciolo un notevole arricchimento esperienziale, è importante che quest’arricchimento avvenga in modo positivo.
Prendiamo per esempio i fuochi d’artificio, d’attualità.
Basta che, proprio in concomitanza con questi spettacoli, si mostri nervosismo, agitazione, magari per motivi indipendenti da questi, o, peggio ancora, si cerchi di rassicurare il cane, per ottenere l’effetto contrario, aver, cioè, fatto capire al proprio quattro zampe che c’è propri d’avere paura.
Attenti, dunque, ai vostri cani se sono già sensibilizzati.
Non lasciateli soli, fate in modo che, se presi dal panico, non possano farsi del male o provocare danni, custoditeli bene perché potrebbero scappare e, dopo, cessata la tempesta, provvedete, con sollecitudine a porre rimedio al problema, (già si avvicinano nuovi festeggiamenti!).
Il modo c’è, se pur lungo e impegnativo, per cui è necessario rivolgersi ad un esperto che provveda a metter in atto un programma di desensibilizzazione e, in seguito, di assuefazione, magari ricorrendo aun sostegno farmacologico, rigorosamente prescritto da un Medico Veterinario, meglio se Comportamentalista.
Che sia, come si deve, festa per tutti anche per il vostro “Fido”. Elio Criscione

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it