ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E VIOLENZA PRIVATA

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Comiso hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa nell’ambito del procedimento penale del GIP dal Tribunale di Ragusa, Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari (dr. C. Maggioni), il 01.07.2010, nei confronti di: AYED SALAH, nato a Monastir (Tunisia) l’ 8.2.1972, residente a Comiso, per i reati di “maltrattamenti in famiglia” e “violenza privata, continuata”. Il Giudice ha accolto la richiesta avanzata dal P.M. sost. Proc. Dr. Monica Monego che muoveva dalle indagini condotte dal Commissariato di P.S. di Comiso nell’arco di circa sette mesi. L’arrestato, almeno dal mese di ottobre 2008, sottoponeva una giovane ragazza italiana di 21 anni con la quale intratteneva una relazione sentimentale extraconiugale, a continui maltrattamenti, in particolare, picchiandola ripetutamente, anche durante lo stato di gravidanza, con schiaffi, pugni e calci in varie parti del corpo, fino a cagionarle, in un’occasione, una frattura al costato giudicata guaribile in 15 gg, minacciandola di morte qualora si fosse rivolta alle forze di polizia, ed ancora imponeva alla giovane vittima di rimanere segregata all’interno dell’abitazione, impedendole di sottoporsi a visite ginecologiche durante il periodo della gestazione che portava poi alla nascita di una bambina, ed impedendo che quest’ultima venisse sottoposta alle vaccinazioni. In sintesi, la ragazza era un “oggetto” nelle mani dell’extracomunitario, che le imponeva financo di rifiutare passeggino, seggiolone ed altri oggetti che i vicini di casi con spirito solidaristico, considerato lo stato pietoso in cui versava, le avevano offerto nel periodo immediatamente precedente il parto. La giovane ragazza, che viveva in un appartamento suo, da ultimo temeva l’impetuoso arrivo dell’uomo in qualsiasi momento ed era stata privata di qualsiasi possibilità di difesa. Nel mese appena trascorso, infatti, chiudeva la porta in faccia all’AYED, il quale non esitava a sfondarla, ed una volta entrato la picchiava brutalmente. Nel corso della perquisizione veniva altresì rinvenuta una cartuccia per pistola cal. 9 che veniva posta in sequestro. L’arrestato vanta un curriculum criminale di tutto rispetto: due condanne per guida senza patente, due condanne per ricettazione, una condanna per estorsione, quattro condanne per furto, una per oltraggio a P.U. , una per rissa, una per molestie, una per violazione dei doveri inerenti la custodia di cose sequestrate. La sfilza dei procedimenti pendenti dinanzi l’A.G. e di polizia ha dell’impressionante.

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