ARRESTATO LO SPACCIATORE CHE AVEVA CEDUTO LA DOSE FATALE AD IRENE CARLETTI

Era stato indagato prima il fidanzato,  poi denunciato il medico che si trovava a bordo dell’ambulanza del 118 intervenuta a Frigintini il quale aveva omesso di comunicare nell’immediato l’accertato decesso all’autorità giudiziaria di Irene Carletti. La ragazza, padovana di 31 anni, è morta lo scorso febbraio per un’overdose di eroina. Si trovava in Sicilia perché conviveva col suo ragazzo a Modica, e qui ha trovato la morte.

Le indagini sul decesso della giovane non si sono mai fermate e il 16 marzo è stata disposta la convalida del Fermo di Polizia Giudiziario del 28enne tunisino Jamel Harchani il quale è risultato essere colui il quale il 16 febbraio, esattamente un mese prima, aveva ceduto la dose di eroina risultata fatale ad Irene.

Le indagini erano state avviate seguendo diversi profili investigativi, sia sul versante ipparino e particolarmente nel vittoriese, dove da qualche tempo insiste una comunità di magrebini che spacciano droga per mantenersi e presso i quali quotidianamente si riforniscono i giovani tossicodipendenti della provincia. I controlli si sono estesi anche nell’area modicana senza tralasciare eventuali piste fuori provincia. Il supporto all’attività tecnico – investigativa è stato dato anche da numerose persone informate sui fatti le quali segnalavano in atto, il probabile spacciatore identificabile in un giovane tunisino noto nell’ambiente della tossicodipendenza con il soprannome di “Jimmi”.

Le approfondite indagini hanno consentito l’arresto di Jamel Harchani, il quale, per la sua illecita attività di spaccio adottava un particolare “modus operandi” consistente nel salire a bordo dell’auto condotta dal suo acquirente: nel corso del breve tragitto, dopo aver intascato il denaro, consegnava la droga. Stesso procedimento su altre vetture di altri clienti ed in altra zona del centro storico di Vittoria.

L’innovativa modalità di spaccio, non è sfuggita all’attento monitoraggio investigativo svolto dalla Polizia Giudiziaria di Modica e proprio nel pomeriggio del 16 marzo il tunisino veniva colto in flagranza di reato mentre cedeva la sostanza stupefacente ad un giovane tossicodipendente modicano all’interno dell’autovettura di quest’ultimo.

Nel corso dei successivi controlli, nell’abitazione di Harcahani veniva rinvenuta e sequestrata un’ingente somma di denaro composta da banconote di piccolo taglio, guadagno dell’attività di spaccio. Ulteriori indagini svolte presso gli Uffici del Commissariato P.S. di Modica hanno portato a individuare nel 28enne lo spacciatore che lo scorso 15 febbraio aveva ceduto lo stupefacente ad Irene Carletti e al suo convivente, provocando così la morte della giovane donna veneta.

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