AREE INDUSTRIALI SOSTENIBILI E GREEN ECONOMY COME RISPOSTA ALLA CRISI

Si è conclusa ieri la prima giornata dei Tavoli Tecnici del Progetto MEID (Mediterranean Eco Industrial development), svoltasi a Ragusa, presso il Consorzio ASI, alla presenza di oltre 50 partecipanti.

Il dibattito si è principalmente concentrato sulla Green economy come via di fuga dalla crisi e come nuova possibile strada per lo sviluppo delle aziende: “una persona su sei lavora nel settore della sostenibilità”. Gli interventi presentati dall’ENEA, capofila del Progetto MEID, da SKEMA Business School, partner Francese, e da ALTRAN, società di consulenza di ENEA, hanno focalizzato l’attenzione su esempi, nazionali ed internazionali, di aree industriali esistenti che hanno avviato processi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

“L’area industriale di Ragusa ha i numeri giusti per poter diventare un esempio importante anche a livello nazionale” – spiega Mario Tarantini dell’ENEA, capofila del progetto – “avendo servizi condivisi, un impianto di depurazione centralizzato e un “ente gestore”, ovvero il Consorzio ASI, che coordina  le attività all’interno dell’area”.
Oggi, martedì 20 Novembre, i lavori proseguiranno, dalle 9.30 alle 17.00, presso la sala del Consiglio del Consorzio ASI di Ragusa: si tratterà di risparmio energetico, sostenibilità e sicurezza negli edifici industriali, sarà presentato il Modello MEID, quindi si approfondirà maggiormente il caso di Ragusa, presentando un’idea progettuale per la nuova Area Industriale Ecosostenibile. Il Progetto di Sviluppo delle Aree Industriali Eco-Sostenibili nell’area del Mediterraneo, finanziato con fondi FESR nell’ambito del programma MED, ha permesso infatti di identificare le criticità dei modelli di costruzione esistenti. Le informazioni raccolte hanno contribuito all’elaborazione del modello MEID per la pianificazione di un’area industriale sostenibile a livello europeo, con particolare riferimento all’identificazione dei criteri di edilizia sostenibile per la costruzione di nuovi edifici.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it