AQUILA: PRESTO DECIDEREMO CHI SARA’ IL CANDIDATO DI CITTA’ FUTURA

Stamani mi chiedeva alcune riflessioni sullo stato delle alleanze in vista delle prossime amministrative a S. Croce Camerina. Premetto che contro la malavoglia della maggioranza che costituisce la formazione politica che mi  sostiene e propone a candidato sindaco della mia piccola cittadina, ho tenacemente voluto che si tentasse di costruire l’alleanza col PD e quindi una coalizione di centro-sinistra.

Alla prima riunione dopo formali preliminari abbiamo enunciato il principio che venissero escluse alleanze con MPA e UDC che non rappresentano per noi gli alleati naturali per varie ragioni tra cui per l’UDC la presenza in una maggioranza a cui ci proponiamo come alternativi e per quanto riguarda l’MPA riteniamo che il “lombardismo” non sia per niente migliore del berlusconismo compresa la circostanza che questo partito in provincia è rappresentato da un deputato che è stato in galera non per una responsabilità colposa ma per una responsabilità volontaria pare per soldi, tanti soldi…

La serata si è conclusa con l’accettazione da parte del PD al perimetro di alleanza proposto, anche se non sono mancati mal di pancia ed affermazioni del tipo “ne riparleremo se si verrà a costituire detta circostanza”. Nel secondo incontro abbiamo costituito due commissioni paritetiche che lavorassero parallelamente al doppio obiettivo.

Si è ragionato su altri aspetti dello stare insieme e conquistare quella reciproca fiducia che è alla base per fare funzionare la coalizione. Al terzo incontro, la sera di giovedì giorno 26, il PD che aveva chiesto di spostare la data proposta per giorno 12 a giorno 19 perché molti di loro assenti nella giornata del 12 febbraio, nel condividere la elaborazione proposta dalla nostra federazione che si è sforzata a limitare al massimo le incursioni degli avversari così come è avvenuto nelle precedenti amministrative in cui elettorato di centro destra ha scelto tra i quattro concorrenti quello che aggradava di più (forse il più debole elettoralisticamente o il più limitrofo politicamente tant’è che elettori di sinistra tra l’originale Schembrai e la fotocopia Rosa hanno votato per Schembari col risultato che alle primarie hanno votato più elettori che alle amministrative per il centro sinistra).

Quindi la proposta è stata quella di fare stampare 1500 tagliandi suddivisi in blocchetti e chi avrebbe prenotato gli elettori a partecipare alle primarie si sarebbe assunto la responsabilità di consegna di tagliandi o persino blocchetti agli avversari. Io credo e voglio credere all’onestà intellettuale del comp. Salvo Zago, ma i termini della questione non sono come gliel’hanno raccontata.

E poi siamo all’evidenza di fatti che pongono in aperta contraddizione il PD di S.Croce con le politiche che questo partito molte volte a parole vuole praticare. Premesso che la commissione per proporre le condizioni delle primarie ha da una parte condiviso la possibilità di fare accedere al voto quei minori che compivano la maggiore età entro la data delle amministrative, ha anche valutato il diritto al voto degli stranieri neo-comunitari attraverso l’esibizione del certificato elettorale. Quel giovedì volendo dare per buono che anche da parte di presenti esperienti nella commissione, ho fatto presente che i comunitari il certificato elettorale lo avrebbero potuto richiedere da una data ancora da fissarsi (lo stabilirà l’Ufficio elettorale) ed entro una certa data e quindi nessuno avrebbe potuto partecipare al voto delle primarie. In alternativa ho proposto che venisse considerata l’esibizione di un certificato storico di residenza che avrebbe tagliato la testa al toro con lo stesso criterio adottato per i minori.

A questa proposta si sono scatenati i dinieghi eufemisticamente incomprensibili del tipo: “chi ce lo assicura che questi sono di sinistra?” e peggio ancora, forse la persona più ingenua tra i presenti in modo anche rozzo afferma “smettiamola con questi stranieri perché si capisce che voterebbero per Paolo Aquila” a questo punto, svelata la loro preoccupazione tra l’altro a mio parere immotivata, visto che nessuno ha censurato quanto sopra, ho dichiarato la frattura di un’alleanza forse costruita sulla sabbia e quindi destinata a crollare comunque. Quindi non me ne sono andato in splendida solitudine come il Pd strumentalmente dichiara da diversi giorni, vero è che la delegazione di IDV non ha ritenuto abbandonare i lavori, la stessa sera si sono scusati ma nei giorni successivi hanno cominciato a mandare dichiarazioni che Città Futura e SEL non condividiamo, in ultimo su Telenova la dichiarazione di Giovanni Iacono che annuncia che IDV sta lavorando sul programma ed è impegnato a candidare un proprio “autorevole” candidato alle primarie. Per quanto mi riguarda tutto ciò rappresenta una fuoriuscita dalla federazione, non hanno, prima di lasciare le dichiarazioni succitate avuto alcun confronto e liberi di andare per la propria strada, loro hanno scelto la più stretta.

La possibilità di ricondurre il tutto dentro un alveo di confronto democratico risulta molto difficile se non impossibile, perché il comp. Zago non sa, anche, che in quelle poche riunioni alla nostra serenità e lealtà molti del PD, magari presenti per garantire la coreografia, ai nostri interventi si dimostravano visibilmente contrariati, stomachiati. Può essere che ancora una volta la sinistra sconta l’errore di avere, ai tempi, chiamata a scegliere tra le operazioni matematiche, incautamente ha scelto divisioni e sottrazioni anziché addizioni e moltiplicazioni e quindi continuiamo a pagare errori atavici. Considerato che dopo undici giorni il PD di S. Croce tace ed il segretario prov.le comunica  con i toni pacati ma inaccettabili, ritengo chiusa la vicenda di un tentativo di alleanza abortito. Stasera ci riuniremo senza IDV e valuteremo se si conferma la mia candidatura e se passo la mano a chi in questa alleanza col PD non ha mai creduto, perché io sento su di me la responsabilità di avere condotto la nostra formazione politica in acque tempestose e in coste pericolose. Mi fa molto soffrire l’idea di avere rivitalizzato un partito a S. Croce ridotto ai minimi termini cui le motivazioni di base sono rancori ed inimicizie nei miei confronti. 

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