Appalto rifiuti a Ragusa, il PD chiede annullamento e Consiglio comunale aperto

RAGUSA – Il gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Ragusa, composto da Peppe Calabrese, Mario Chiavola e Giuseppe Podimani, ha presentato un’istanza formale di annullamento degli atti con cui l’amministrazione Cassì ha avviato il nuovo appalto per la gestione dei rifiuti. Si tratta di un impegno economico superiore a 100 milioni di euro per gli otto anni a venire.

Decisioni da discutere in Consiglio

“Non è accettabile che decisioni di questa portata vengano prese senza passare dal Consiglio comunale, l’unico organo democraticamente eletto che rappresenta la città – spiegano i consiglieri –. La gestione dei rifiuti è un servizio pubblico essenziale che riguarda tutti i cittadini e incide profondamente sulla spesa comunale. Non può essere trattata come un atto tecnico, ma deve essere discussa alla luce del sole”.

E del resto c’è anche da chiarire meglio come ad esempio si intende informare la cittadinanza rispetto alla raccolta dei rifiuti perché l’attuale gestione dell’appalto, nonostante le somme previste, ha lasciato molto, anzi moltissimo, a desiderare, facendo scelte molto opinabili.

Mancanza di trasparenza e coinvolgimento

Il gruppo denuncia un procedere senza reale coinvolgimento della città, evitando il confronto politico e istituzionale che una scelta così rilevante dovrebbe prevedere. “È grave – aggiungono – che si voglia tirare dritto, come se Ragusa e i ragusani non avessero il diritto di sapere come vengono spesi oltre cento milioni di euro di denaro pubblico.”

Consiglio comunale aperto

Proprio per garantire la partecipazione, il PD ha già chiesto e ottenuto che si svolga un Consiglio comunale aperto, la cui data sarà fissata nei prossimi giorni. “I cittadini devono poter ascoltare, capire e partecipare a una discussione che riguarda il futuro della città e la qualità dei servizi,” sottolineano i consiglieri.

Pronti al TAR

Il segretario del circolo cittadino del Partito Democratico, Riccardo Schininà, ribadisce la linea del gruppo: “Non intendiamo rimanere spettatori davanti a decisioni che calpestano le regole democratiche. Se sarà necessario, siamo pronti a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale per riportare in Consiglio comunale e al confronto pubblico un atto che, per importanza e impatto, non può essere sottratto alla discussione della città”.

Il dibattito sui rifiuti a Ragusa entra così in una fase cruciale, con il Partito Democratico deciso a garantire trasparenza, partecipazione e rispetto delle regole democratiche in un tema che tocca direttamente la vita quotidiana di migliaia di cittadini.

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