Apnea ostruttiva nel sonno: mancata diagnosi per l’80% dei casi

Medici e specialisti otorinolaringoiatri si sono dati appuntamento ieri (30 novembre 2019) al 4spa Resort Hotel di Aci Castello per Oto meeting 2019, il seminario formativo che quest’anno ha avuto al centro dell’approfondimento la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (Osas). L’evento è stato organizzato dalla Casa di Cura Gibiino, Medeste health and beauty con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, del Comune di Catania, dell’Università degli studi di Catania, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Catania, dell’Istituto Auxologico Italiano e Artemisia, Accademia del sapere medico.

«I più recenti dati epidemiologici riferiti alla popolazione adulta – ha spiegato il dott. Carmelo Federico responsabile scientifico del corso – indicano una prevalenza del 49,7% nei maschi e del 23,4% nelle femmine. La mancata diagnosi è stimata per circa l’80% dei pazienti affetti che dunque non hanno ricevuto indicazione e quindi non hanno intrapreso un corretto percorso di cura». I lavori si sono articolati in due sessioni moderate dal giornalista Nuccio Sciacca, dal prof. Antonio Licata e dal prof Giuseppe Condorelli, mentre al tavolo dei relatori si sono alternati: il prof. Carmelo Zappone, il dott. Antonio Naso, il dott. Carmelo Federico, il dott. Alessio Fallica, la dott.ssa Antonella Ballacchino, il dott. Agatino Galletta, la dott.ssa Susanna Pluchino, il dott. Giovanni Albani, il dott. Francesco Nicosia, la dott.ssa Chiara Spatola e il dott. Antonio Rizzo.

«L’Osas, che vede l’obesità come suo maggiore fattore di rischio, è associata alle più frequenti cause di morte del mondo occidentale – ha commentato il dott. Francesco Nicosia dell’Istituto Auxologico Italiano – e quindi alle patologie come l’ipertensione arteriosa sistemica, malattia coronarica, lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, l’infarto, il diabete mellito, ed è per questo che le visite specialistiche rimangono lo strumento più importante per la diagnosi e la prevenzione». Ed è su quest’ultimo aspetto che, in conclusione della giornata di studio, sono emerse le esigenze strategiche di una stretta collaborazione tra sanità pubblica e privata finalizzata a dare risposte immediate e concrete alle esigenze di cura delle persone:«In un momento in cui i finanziamenti alla sanità pubblica non aumentano significativamente e il bisogno di cure aumenta sempre di più anche a causa delle liste d’attesa – ha commentato il prof. Carmelo Zappone – l’esistenza di strutture sanitarie private altamente specializzate può rappresentare una valida alternativa per andare incontro a questa esigenza.La prossima finanziaria infatti prevede un 2% in più della spesa per l’acquisto di prestazioni da privati».

«Pubblico e privato devono fare sistema per assolvere alla funzione di cura e prevenzione – ha commentato la dottoressa Paola Pesce, direttore sanitario della Casa di Cura Gibiino, che insieme all’amministratore delegato Dario Pagano, in occasione del seminario, hanno annunciato l’apertura della nuova Unità funzionale di Otorinolaringoiatria – e in quest’ottica la nostra struttura si è dotata di un’unità operativa dedicata alle attività di “piccola chirurgia”, erogate prevalentemente in regime ambulatoriale e di day surgery». «Ma l’arma fondamentale a nostra disposizione rimane la diagnosi – ha commentato ancora il dott. Carmelo Federico che dirige la nuova unità operativa – e crediamo che la cultura della prevenzione vada sostenuta e incentivata, per questo abbiamo programmato degli Open day dedicati con la possibilità di effettuare degli screening gratuiti che si terranno il 7 e il 21 dicembre 2019, l’11 gennaio e il 15 febbraio 2020».

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