APERTURE DOMENICALI ESERCIZI COMMERCIALI

“La problematica delle aperture domenicali che rischia di essere strumentalizzata da alcuni sindacati, da sempre latitanti verso i problemi delle “commesse”, richiede dei chiarimenti, dando magari dei nomi ai “responsabili”.”

Questa la premessa dell’intervento del Segretario Provinciale della Federazione del commercio della Confsal di Ragusa.

“La disciplina degli orari e delle giornate di aperture e’ regolata dalla Legge n. 248 del 2006, ovvero durante il Governo Prodi e Ministro per lo Sviluppo economico era Pierluigi Bersani (colui che oggi e’ appoggiato dalla CGIL). Poi successivamente a dicembre 2011, la Legge n. 214, Governo Monti (Ministro Sviluppo economico era Corrado Passera) che si limita a sopprimere nella L.248 le parole: “in via sperimentale” e dopo  le  parole  “dell’esercizio” sono soppresse le seguenti “ubicato nei comuni inclusi negli  elenchi regionali delle localita’ turistiche o citta’ d’arte”.”

“Quindi abbiamo precisato – prosegue Iabichella – che le liberalizzazioni furono avviate da Prodi e Bersani, seppure nei comuni a prevalente attività turistica (quasi tutti). Inoltre il nostro Governo regionale (con allora a capo Raffele Lombardo) avrebbe avuto il tempo di 90 giorni, dalla data di entrata in vigore della legge 214, per adeguare (e in caso anche modificare) i propri ordinamenti legislativi, ma che non ha fatto.”

“Che ben venga il dialogo con i centri commerciali, ma questi hanno il diritto, poichè la legge glielo consente, di aprire in qualsiasi giornata dell’anno ed in qualsiasi orario, pur rispettando i diritti dei lavoratori.”

“La lotta  – propone il sindacalista della Confsal – deve essere spostata verso altre direzioni, ovvero verso il Governo Regionale siciliano e verso il Parlamento italiano.”

“Chiediamo, come Fesica Confsal, ai candidati per le prossime “politiche” del 24 febbraio p.v., di farsi portatori dei diritti dei “commessi” di tutta Italia e di proporre una legge che regolamenti la disciplina degli orari nell’ambito del settore del commercio, consentendo il ripristino di una disciplina più equilibrata e rispondente alle realtà territoriali.”

Iabichella si rivolge, infine, anche al neo Governatore della Sicilia, Crocetta. “Promuova degli interventi legislativi che possano attenuare la grave situazione economica, cercando pero’ di tutelare i lavoratori, tramite un aumento dei controlli degli Ispettori regionali del lavoro.” 

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