Antenne per telefonia mobile. A Donnalucata è a tempo, a Modica fissa

Mentre a Modica, in via Peppino Impastato, l’antenna per la telefonia mobile “svetta” fra palazzi e giardini, a Donnalucata si spera che le promesse fatte in queste settimane non siano da…marinaio. Su via Peppino Impastato la lotta è stata dura: i ricorsi al Tar da parte del Comune modicano, ben tre, non hanno trovato riscontri positivi. L’ente di palazzo San Domenico è uscito perdente e la prova arriva dall’antenna, alta 35 metri, che si scorge da buona parte della città, zona Sorda. A Donnalucata, invece, la speranza è aperta. L’Amministrazione Marino assicura che il prossimo 30 settembre l’antenna installata in via del Palo Bianco, zona di villeggiatura, andrà rimossa. Un’installazione temporanea, solo per i mesi estivi. E’ iniziato già il conto alla rovescia per la sua rimozione. Sarà vero? “È montata su una base con rotelle così da rimuoverla facilmente non appena si è concluso il tempo stabilito” – assicura l’assessore Enzo Giannone.

Dai residenti delle vie Archimede, del Palo Bianco, del Palo Rosso, Vittoria e Comiso site alla vicina periferia di Donnalucata molte le perplessità sul destino dell’antenna 5G.

“Non abbiamo avuta alcuna comunicazione sul posizionamento – sostengono gli abitanti e villeggianti – oggi l’autorizzazione all’installazione e all’esercizio di ripetitori di telefonia mobile, anche se concessa in via temporanea, massimo 120 giorni, è subordinata al rispetto della normativa ambientale, della pianificazione urbana e rurale, del piano delle telecomunicazioni e degli obblighi della concessione e dell’accesso o dell’uso di suolo pubblico o privato. È fondamentale, inoltre, rispettare la distanza minima di 70 metri dalle abitazioni. Le antenne devono rientrare nei limiti di emissione elettromagnetica stabiliti dalla legge, che vengono controllati da enti preposti. Non dobbiamo dimenticare che l’installazione di un’antenna di telefonia mobile a ridosso delle case ed in una zona residenziale comporta una svalutazione economica dell’immobile o dell’area. Al sindaco Mario Marino chiediamo se abbia contattato la compagnia telefonica o se intende farlo, per valutare la possibilità dello spostamento del ripetitore in una zona non adiacente alle abitazioni. Chissà se il primo cittadino di Scicli chiederà anche l’intervento dell’Arpa per una valutazione dell’impatto in merito a emissioni elettromagnetiche e relativo inquinamento”.

Ed infine l’ultimatum: “attendiamo la fine di settembre per capire se l’installazione dell’antenna sia stata autorizzata esclusivamente per il periodo estivo; cosa che dubitiamo dal momento che, per le installazioni private, è necessario il consenso del proprietario con l’obbligo di un’equa indennità. Diversamente – concludono i residenti – attiveremo tutte le procedure per la verifica dei controlli, contestare gli effetti sulla salute e, se necessario, fare ricorso all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) per eventuali verifiche“.

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