ANCORA SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

 Pubblicato da pino alle 18:10 del 28/10/2015

Questo si chiama parlare tanto per parlare

Pubblicato da Laura Barone alle 18:37 del 28/10/2015

Se lei avesse,come me, difficoltà nel fare le scale quando sono ripide e non c’è una possibilità di appoggiarsi non scriverebbe questo commento. Tra l’altro non credo di essere la sola ad avere questi problemi perchè i centri di riabilitazione che frequento sono pieni di persone in difficoltà anche molto più giovani di me. Evidentemente ce ne dobbiamo stare a casa, prendiamone atto…

Pubblicato da Pino alle 23:08 del 28/10/2015

Ma guardi che il cineplex non ha scale ripide. Per l’ingresso c’ė una scivola molto comoda e in sala le scale sono abbastanza comode.

Il mio articolo di ieri sulle barriere architettoniche nei cinema ragusani ha provocato i commenti di cui sopra.

Mi  dispiace dover tornare su questo tema ,tra l’altro l’articolo di ieri non c’è più sulla home page.

Ma devo in ogni caso rispondere alla seconda affermazione del lettore Pino, sebbene credo di aver risposto esaurientemente alla sua prima affermazione,  senza voler cogliere quanto di offensivo c’è in essa. Almeno poteva spiegare il perché di questo giudizio così  tranchant.

Ora debbo dire che conosco benissimo il, Cineplex perché lo frequento . All’ingresso  c’è  lo scivolo  che va  bene per chi si muove in carrozzina ma per chi cammina con difficoltà è pericoloso, e allora  ci sono da fare tre scalini senza appoggio e io non li posso fare da sola. Le scale all’interno delle varie sale saranno abbastanza comode  per chi  ha buone gambe  ma le persone come me rischiano, dato che manca il corrimano e i gradini sono alti , di fare un ruzzolone con conseguenze molto serie.

Ma il mio articolo di ieri non parlava solo di barriere architettoniche  , sottolineava l’assenza della nostra città di un teatro vero, la chiusura  da anni di due cinema in pieno centro, la difficoltà di trovare una sala per ospitare eventi culturali, cosa per altro ribadita dai promotori della Melodica che non conosco e con i quali non ci siamo messi d’accordo.

Ci si lamenta della morte del centro storico ma si è fatto di tutto per ammazzarlo.

Le strade del centro, da Via Roma a Viale Tenente Lena, da Via Ecce Homo  a Corso Vittorio Veneto sono deserte a qualsiasi ora. I negozi chiudono e i caffè pure.I due cinema di cui parlavo ieri sono raggiungibili solo da chi si muove in macchina.

Sì, i film si possono vedere sul tablet e anche sullo smartphone. I giovanissimi fanno così. Ma c’ è ancora purtroppo chi appartiene alla generazione Nuovo Cinema Paradiso e soffre nel vedere un cinema trasformato in un supermercato.Le domeniche si possono trascorrere al centro commerciale o al lungomare di Marina di Ragusa ma, purtroppo, c’è ancora chi si annoia mortalmente a girare per negozi o a fare 50 chilometri per prendere un gelato.

Laura Barone

 

 

 

 

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