È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
AMMINISTRAZIONE RAFFO: MUTUI ZERO, DEBITI ZERO
24 Ago 2016 16:02
Amministrazione Raffo: mutui zero; debiti zero”: Così il sindaco di Acate, Franco Raffo che elenca uno per uno mutui e debiti che -dice- hanno portato al dissesto. “Amministrazione Caruso e compagni (anni 2003-2013) mutui e debiti -elenca Raffo- per: 713.000 mutuo per tribune campo sportivo (2006); 1.500.000 euro mutuo per zona artigianale; 1.257.663 mutuo per Villa Margherita (Delib. N. 229/2006); 5.000.000: Debiti “Riaccertati” anni 2006/2012; 850.000 mutuo per potabilizzatore acque dei pozzi (2008); 850.000 euro mutuo per sistemazione C. Indipendenza e altre strade; 2.500.000 mutuo per pagare debiti dal 2004 al 2012 (D.L. 35); 2.000.000 euro mutuo per pagare debiti dal 2004 al 2013 (D.L. 66); 3.000.000 debito IMU col Ministero delle Finanze; 100.000 per le poste; 100.000 per Telecom (altre fatture ‘dimenticate’ nei cassetti); 3.000.000 circa di arretrati alla ditta Busso, Discarica Oikos, Discarica Kalati, Pozzi, Fornitori vari, Enel, Cooperative, ecc.; 850.000 decreto ingiuntivo dell’Ato Ragusa, di cui 90.000 subito; 52.079,61 decreto ing. della Telecom del 7/6/2012; 106.000 decreto ing. per Cosap alla Prov. non pagata dal 2006 al 2013; 3.299.802,41 trattenute nel 2012, 2013, 2014 e 2015 dal Ministero delle Finanze per le scellerate deliberazioni assunte nel 2012 dal Duo Caruso-Di Di Natale. Totale: 25.000.000 circa. I Funzionari del Ministero -evidenzia il sindaco di Acate-, nell’incontro dell’estate 2015 a Roma, dove finalmente abbiamo avuto modo di capire l’intricata matassa finanziaria del Comune, facendo sempre riferimento a quanto deliberato nel 2012, ha espresso l’impossibilità di venire incontro al Comune, condannandolo, unico fra 400 Comuni della Sicilia, a continuare a trasferire i nostri soldi al Ministero, e non a riceverli, sine die. Alla luce di tutto ciò -conclude Raffo-, e soprattutto sulla base di valutazioni di pregiatissimi esperti si è pervenuti alla ‘ineludibile e immediata adozione delle misure’ e dei provvedimenti di dichiarazione di dissesto finanziario, per ritornare ad essere un Comune normale e ricevere i dovuti finanziamenti dello Stato”.
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