All’ex Convento del Carmine a Modica la collettiva “Spiriti in fermento”, dedicata ad Antonio Mercadante

S’inaugura sabato prossimo, 5 ottobre, alle ore 18,00, nelle sale del Convento del Carmine a Modica, la mostra “Spiriti in fermento”: collettiva di pittura e di scultura, curata da Salvatore Falzone ed Elisa Mandarà, in memoria di Antonio Mercadante, critico e storico dell’arte romano, per anni impegnato in Sicilia e scomparso prematuramente l’anno scorso a Sciacca.

Trentasei le opere esposte, dodici gli artisti, siciliani e romani, amati o scoperti da Mercadante: Salvo Catania Zingali, Giulio Catelli, Carmelo Giallo, Alessandra Giovannoni, Paolo Guarrera, Giovanni La Cognata, Sebastiano Messina, Vincenzo Nucci, Franco Polizzi, Ruggero Savinio, Vincenzo Scolamiero, Luciano Vadalà.
Era stato lo stesso Mercadante a ideare nel 2017 la rassegna “Spiriti in fermento”, rilanciando l’idea del collega francese Laurent Danchin di nominare un’arte «post-contemporanea» per liberarsi dall’egemonia della dizione arte «contemporanea», escludente ed elitaria. «Perché di questo si tratta – scriveva – quando si parla di arte contemporanea: un’arte controllata, determinata, dogmatica, standardizzata nell’apparente ecletticità, ipocritamente irridente, sempre invece in dialogo proficuo con il potere politico, finanziario, accademico, mediatico che la impone».

La selezione dei lavori (già in mostra dal 25 maggio al 23 giugno 2019 a Palazzo Moncada di Caltanissetta) illustra il senso dell’operazione culturale: esaltare la bellezza di un mondo che cambia attraverso la pittura e la scultura, linguaggi primigeni dell’espressione umana che tuttavia, per dirla ancora con Mercadante, sono «tendenzialmente esclusi dal sistema che agevola l’accesso ai media, alle sale espositive dei musei, alle rassegne internazionali, al mercato borsistico finanziario, forza trainante dalla quale dipende in gran parte la gestione dell’arte contemporanea».
L’iniziativa è organizzata dal Gruppo Editoriale Archinet, presieduto da Alessandro Di Salvo e diretto da Salvatore Schembari, che cura anche la pubblicazione del catalogo, con il marchio Salarchi Immagini. L’organizzazione è coadiuvata dalla Fondazione degli Archi di Comiso e dalla Fondazione Teatro Garibaldi, di cui è Presidente il sindaco di Modica Ignazio abbate, sovrintendente Tonino Cannata, consulente per le mostre d’arte Paolo Nifosì. La mostra potrà essere ammirata al Convento del Carmine a Modica dal 5 al 27 ottobre, tutto il mese di luce d’ottobre, ad un anno dalla scomparsa del maestro Piero Guccione.

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