ALLARME SMALTIMENTO E RECUPERO DEI PNEUMATICI: CHI SONO I RESPONSABILI?

Il 22 marzo 2010 (ma anche qualche giorno fa) viene firmato dalla Provincia, dall’Ato Ambiente di Ragusa, dai Comuni Iblei, dalle Associazioni di categoria e dai Recuperatori, la costituzione di un sistema di gestione dei pneumatici fuori uso: l’obbiettivo è quello di invitare alla responsabilizzazione e alla cooperazione tutti i soggetti coinvolti nel ciclo dei rifiuti pneumatici individuati dalla legislazione vigente, affinché se ne favorisca la raccolta, il recupero, il riciclaggio e il corretto smaltimento, nonché una maggiore efficacia dei controlli.

In quell’occasione l’Ass. Mallia aveva sottolineato come la stipula di questo protocollo  rappresentasse un passo importante che questa amministrazione ha realizzato per la raccolta dei rifiuti agricoli e per lo smaltimento dei rifiuti in polistirene. Queste alcune sue dichiarazioni: «vorrei esprimere la mia soddisfazione per la collaborazione dimostrata da tutti i soggetti firmatari che, ognuno per il ruolo che gli compete, hanno dimostrato una sensibilità particolare a questa problematica. Si va così ad aggiungere – conclude Mallia – un ulteriore tassello importante all’azione di tutela e rispetto del nostro patrimonio ambientale».

Il 7 Aprile 2010 viene stilato presso la sede dell’assessorato provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile, il protocollo d’intesa per la risoluzione della problematica circa l’abbandono incontrollato degli pneumatici sul territorio provinciale. La raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento, secondo quanto previsto dall’accordo, sarà a carico dei recuperatori ai quali sarà corrisposto, dai detentori dei pneumatici fuori uso, la somma di 0,18 € /kg, oltre IVA.

Mediante tale accordo le amministrazioni locali si sarebbero dovute impegnare ad informare i cittadini sul corretto conferimento e sulle modalità di smaltimento, indicando le sanzioni previste per il mancato rispetto delle norme. Com’è possibile dunque che nella zona circostante al Torrente Grassullo si sia formata una e vera e propria discarica abusiva di pneumatici abbandonati? Forse la campagna d’informazione alla cittadinanza non è stata abbastanza efficace o forse chi dovrebbe controllarne e gestirne lo smaltimento non lo sta facendo in modo adeguato? Chiediamo spiegazioni ai soggetti coinvolti e sopra citati su quanto sta accadendo.

 

 

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