ALLA SCUOLA DELLO SPORT LA FESTA DI NATALE DELL’ANFASS

“Il Natale è per sempre, non soltanto per un giorno”, questo lo slogan che anima la festa di Natale organizzata dalla Anffas onlus di Ragusa, protagonisti i ragazzi del centro diurno che si sono esibilti in varie performances artistiche insieme alla 3a B della scuola media Vann’Antò di Ragusa (classe vincitrice del concorso “Ho da dire anch’io – Scuola”) e  gli allievi del progetto “Oltre la Musica”, tra i quali proprio una ragazza del centro, Graziella Scatà, si è pienamente inserita imparando a suonare la batteria. “Graziella è entrata a pieno diritto nel gruppo – sottolinea Sonia Passalacqua, animatrice del centro diurno – imparando a suonare uno strumento difficile come la batteria in meno di un anno. Il progetto “Oltre la Musica” è destinato a tutti i ragazzi, anche normodotati, e ha rappresentato un ottima opportunità di piena integrazione”.

A fare da scenografia sul palcoscenico anche una installazione artistica, frutto del progetto “I colori della vita”, curato dagli operatori Anfass Saretta Antoci e Peppe Petriglieri, il quale spiega: “I ragazzi sono stati seguiti dal prof. Rosario Antoci, insegnante all’Accademia delle belle Arti di Catania, e per circa due mesi si sono dedicati allo studi artistico delle foglie, Dapprima le hanno fotografate, poi attraverso alcuni studi grafici hanno sintetizzato il sentire artistico nella installazione di grandi dimensioni che oggi esponiamo. L’opera realizzata appartiene di diritto al mondo dell’arte pura – chiarisce Petriglieri – creata senza condizionamenti esterni e pregiudizi estetici. Attraverso la loro creatività i ragazzi assurgono con dignità all’arte con la A maiuscola”.

Importante infine il momento dedicato alla poesia, con la lettura di un brano scritto dalla dottoressa Melita D’Amico, pedagogista del Comitato Tecnico scientifico regionale Anfass.

“Il testo poetico che ho scritto – afferma la D’Amico – ha ispirato la sceneggiatura, che io stessa ho curato, di un video intitolato “Fratelli”, che tratta il tema della fratellanza appunto secondo diversi piani di lettura. L’opera, che verrà tradotta in vari paesi, si ispira all’ultimo punto della Carta dei Diritti per i fratelli e le sorelle di persone con disabilità, stilata dal dott. Antonio Prestipino, componente del Comitato Tecnico Scientifico Anffas Sicilia e della Commissione Tutela delle Persone Diversamente Abili. Il video – conclude la dottoressa Melita D’Amico – contribuisce a focalizzare l’attenzione su una tematica a cui finora non è stata destinata adeguata attenzione. Essere fratelli di una persona con disabilità, infatti, può comportare delle difficoltà ben precise: solitudine, senso di inadeguatezza, forte senso di responsabilità, timore del “dopo di noi”. Un modo per stare vicini alla famiglie, che hanno bisogno anche di riconoscimento e rassicurazione”.

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