Alla ricerca delle sorgenti naturali. Una task force in campo a Scicli

Scicli rischia di patire la sete d’acqua se non si interviene in maniera concreta. L’equipe composta da tecnici comunali e da tecnici di Ibleacque sta “ispezionando” l’asse del torrente Modica-Scicli per avere l’esatta posizione delle sorgenti di acqua ed evitare che questa si sperda nei terreni lasciando la città nella difficoltà di approvvigionamento. Un tratto torrentizio ricco di acqua che rischia di andare perduto se non si interviene con opere di risanamento. Il Comune sciclitano, paradosso nel paradosso, dal 2017 ha nel cassetto un finanziamento di 170 mila euro e dall’incontro che nei giorni scorsi gli amministratori hanno avuto a Palermo hanno ricevuto il consenso a poter utilizzare le somme per interventi nelle sorgenti naturali.

Soldi sicuri e sorgenti? Sono sicure anch’esse? Rischiano di scomparire dalla mappatura tradizionale?

Proprio per…cercarle si sta lavorando con un’attenta ricerca dei siti delle sorgenti naturali. “Stiamo cercando le sorgenti naturali che ricadono nel territorio sull’asse del torrente Modica-Scicli – ci sono i finanziamenti. Ieri, nel corso di un incontro con la Protezione civile regionali, abbiamo avuto conferma che il finanziamento del 2017 è ancora in piedi e quindi stiamo cercando le sorgenti partendo da Salto di Lepre per continuare su Galluzzo e San Guglielmo Mariotta. Stiamo verificando la sicurezza delle sorgenti perchè l’asse torrentizio cambia sempre con spostamenti di materiale che, a volte, ostruiscono la fuoriuscita dell’acqua. Da qui la necessità di intervenire con opere di salvaguardia delle sorgenti d’acqua naturale al fine di garantire il patrimonio idrico comunale”.

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