ALBERTO SIRONI, REGISTA DELLA SERIE TV “IL COMMISSARIO MONTALBANO”

Alberto Sironi, regista della serie tv “Il Commissario Montalbano” è stato il protagonista della terza giornata della terra iblea al Padiglione Sicilia del Cluster Bio-Mediterraneo di Expo. L’incontro, condotto dal giornalista Andrea Di Falco e curato dal Comune di Vittoria, è stato preceduto dal documentario di montaggio “Omaggio a Vittoria. La città in tv. Il Commissario Montalbano”. Oltre a Sironi, sono intervenuti: Marisa Fumagalli, giornalista del Corriere della Sera e Gianni Molè, capo ufficio stampa del Libero Consorzio Comunale di Ragusa.

“La terra ragusana – ha detto il regista davanti ad una nutrita platea di spettatori – presenta una luce straordinaria. Io sono del nord, abituato a paesaggi grigi. E questo aspetto mi ha sempre molto colpito. Non solo da un punto di vista fotografico. Direi, quasi filosofico. Quando abbiamo iniziato a girare la serie, alla fine degli anni novanta, abbiamo scelto gli iblei perché riuscivano a rendere perfettamente l’idea originaria di Camilleri. D’altronde, la zona agrigentina che racconta (Vigata è Porto Empedocle) è profondamente mutata rispetto ai ricordi dello scrittore”.

A Sironi, nello scorso luglio, è stata conferita la cittadinanza onoraria della città di Vittoria.

“La mia città – ha dichiarato Nicosia –, come del resto tutta la provincia di Ragusa, deve molto a Sironi. Il regista ha mostrato, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, le nostre città. Che, finalmente, vengono riconosciute per la bellezza dei luoghi e per la calorosa accoglienza della gente”.

Marisa Fumagalli è innamorata della terra iblea. “È vero – ha affermato la giornalista -. Sono stata letteralmente rapita da quei set naturali. Tant’è che ho deciso di acquistare una casa nel centro storico della bellissima Scicli”.

Gianni Molè ha stuzzicato Sironi, chiedendogli di commentare la serie tv “Il giovane Montalbano”.

“Premetto che – ha replicato il regista – stimo il regista Gianluca Maria Tavarelli e il protagonista Michele Riondino, ma penso sia un’operazione sbagliata. Ed io ho rifiutato di girare. Anche perché, ormai, il commissario nell’immaginario collettivo ha il volto di Luca Zingaretti. Il prequel aveva un senso nel caso in cui fosse stato raccontato un Montalbano adolescente”.

Oggi, alle 18, si replica. Viene presentato il secondo momento dedicato al “Commissario Montalbano”. Intervengono, ancora una volta, Alberto Sironi e Gianni Molè. Coordina Andrea Di Falco.

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