Al Costaiblea Film Festival, questo sabato e domenica a Ragusa Ibla, ci saranno Peppino Mazzotta e Daniele Cipri. Premio opera prima ad Alessandro Giglio

RAGUSA – Il Costaiblea Film Festival è da sempre attento alle opere prime: da anni ha inventato il “Premio Rosebud-opera prima” (Rosebud è un omaggio al primo film di Orson Welles). Quest’anno il premio è andato al film “Black Partenope”, un film napoletano (dunque si privilegia il Meridione) di Alessandro Giglio, un horror ambientato nei sotterranei di Napoli. Ieri sera la consegna del premio a Ragusa. Il film è prodotto da Silvana Leonardi e Vincenzo Di Marino, una coppia di coraggiosi produttori indipendenti napoletani che presentano anche un interessante film con Giovanni Esposito (protagonista anche di “Black Partenope”). Il festival prosegue ancora questo sabato 16 dicembre e questa domenica 17 dicembre con le proiezioni previste alla Sala Falcone Borsellino di Ragusa Ibla. Il festival infatti quest’anno abbraccia il quartiere barocco, come aveva fatto anni fa. 

Tra gli eventi da segnalare la presenza questo sabato 16 dicembre del regista “Bruno Oliviero” che presenta il film “Nato a Casal di Principe” in proiezione alle 18 mentre alle 21 per la sezione “Cinema dalla Costaiblea” sarà proiettato il film “I pionieri” di Luca Scivoletto con attore protagonista Peppino Mazzotta. Domenica 17 dicembre attesa per la presenza del regista Daniele Cipri che terrà alle 21 una Master Class dedicata alla regia e alla direzione della fotografia. Saranno poi presentati due suoi film, “Roma santa e dannata”, con ospite Marco Giusti e “La bottega dei bottoni” con ospite il produttore Davide Vigore. 

Evento importante del Costaiblea Film Fest è l’incontro con Vito Fiorino, atipico pescatore di Lampedusa che ha salvato dall’annegamento molti migranti del famoso naufragio del 2013, protagonista del film “Male Nostrum”, a cura di Amnesty. Il documentario Rai, firmato da Luca Masi del gruppo di “Blob”, è un film di montaggio sulla tragedia degli sbarchi sulle coste siciliane, da Lampedusa a Pozzallo a Sampieri, e si basa appunto su un’intervista a Vito Fiorino, un milanese che ha scelto Lampedusa come sua terra d’adozione, ed è diventato un noto attivista per i diritti umani. La proiezione è in programma domenica 17 dicembre alle ore 18 mentre alle 20 si ripercorre il connubio tra cinema e musica con il concerto degli “Okiees”, collettivo catanese che ha dato vita ad un’inedita forma di concept album che sposa l’idea della narrazione transmediale di Henry Jenkins. Infatti, per la prima volta, la realizzazione di un album musicale vede coinvolti anche un libro e a un film sperimentale (con distribuzione indipendente), tutti realizzati dal collettivo, che interagiscono fra loro, attraverso l’uso dei qr code, per creare un progetto unitario. E a questi linguaggi si aggiunge l’interazione anche con poesia, videoarte, narrativa, illustrazione, performance, reading.

Ci saranno Andrea Rabbito (voce e chitarra), il maestro Adriano Murania (violino), il grande Pippo Delbono in collegamento video (reading e canto) e per la prima volta con gli “Okiees”, Giuseppe Schillaci alle tastiere e all’elettronica.

Il festival è attento alla realtà dei cineasti iblei e a loro dà spazio: tra gli ospiti in questi giorni il filmmaker Antonio Carnemolla, nipote del famoso Carmelo Di Mazzarelli protagonista di “Lamerica” di Amelio, autore di vari documentari e cortometraggi che hanno vinto a vari concorsi ed ancora Nuccio Modica, bravo fotografo e autore di interessanti corti, lo sciclitano Mariano Zisa e altri. E’ la conferma dell’attenzione del festival verso i cineasti della zona iblea.  

Ma c’è anche la missione di una maggiore educazione degli spettatori al mondo del cinema. Il Costaiblea è molto interessato all’educazione al film: chiari esempi sono la master class del compositore Paolo Vivaldi sulla colonna sonora, oggi a Modica; l’incontro coi ragazzi del corso di Cinema creativo di Ragusa e Marina di Ragusa, curato da Carnemolla; la conferenza del direttore artistico Vito Zagarrio a Donnalucata (nel bellissimo Palazzo Mormino) per l’Università della Terza Età sulla storia del cinema ibleo. Il festival è convinto dell’importanza della “film lteracy”, e del fatto che la zona iblea possa essere sede di una scuola di cinema, diretta non soltanto a registi e sceneggiatori ma anche maestranze per le troupe che girino nella zona di “Montalbano”. Il Costaiblea Film Festival, giunto alla 27esima edizione, è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Ragusa, con il prezioso contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Il programma completo sui social e sul sito https://costaibleafilmfest.wixsite.com/costaiblea

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