Al Consiglio Comunale di Modica ancora braccio di ferro tra opposizione e maggioranza. La nota del Consigliere Agosta.

Continua al Consiglio Comunale di Modica il braccio di ferro dtra ke forze poltiche di maggioranza e di opposizione in merito alla nomina dei componenti nelle commissioni consiliari.

Braccio di ferro che si sta manifestando con le costanti dimissioni di quai tutti i componenti l’opposizione, ad eccezione di Medica e Cavallino, dalle commissioni nelle quali gli stessi vengono eletti.

Sino a quando dureràquesto andazzo non è facile prevederlo.

Intanto è di questi giorni una nota del neo consigliere comunale Filippo Agosta che evidenzia come la Commissione che si occuperà di una eventuale Variante o della redazione di un Nuovo Piano Regolatore Generale,  punto focale per la città di Modica, sia stata “blindata dalla maggioranza”.

«Non viene consentito alla Minoranza – dichiara il Consigliere Filippo Agosta – di rappresentare i cittadini in un Consiglio Comunale dove l’altra parte, nonostante i numeri, si mostra profondamente debole e timorosa. La Maggioranza ostenta una sterile manifestazione di forza che sottolinea la profonda insicurezza di chi ha tanto potere ma non può concedere nulla per paura di perderlo».

Le norme, infatti, stabiliscono, precisa il Consigliere Agosta nella sua nota, che la rappresentanza nelle Commissioni sia garantita in maniera proporzionale rispetto alla composizione del Consiglio; inoltre il parere del Ministero dell’Interno del 20 Settembre 2005 e diverse sentenze di Tribunali Amministrativi sono concordi nello stabilire che tale proporzionalità sia garantita in ciascuna Commissione.

Il Consiglio Comunale adotta le proprie deliberazioni in seguito all’acquisizione del parere espresso dalle Commissioni che studiano ed approfondiscono le varie tematiche. Nel lavoro delle CCP, che sono composte da sei Consiglieri, di cui almeno due dell’opposizione, si comprende quindi quanto sia importante che sia rappresentato tutto il Consiglio Comunale, e quindi anche le minoranze, che possano esprimere, nel momento dell’approfondimento, il loro punto di vista.

«Le nostre dimissioni – continua Agosta – ci sembrano un atto politico a garanzia di tutti coloro che, in quanto cittadini ed elettori, anche se di minoranza, hanno il diritto di essere rispettati, ascoltati e rappresentati. Mi chiedo infatti se ci sia più forza nell’esercitare prepotentemente il proprio potere o nell’aprirsi, con spirito democratico, alle istanze dell’altro, di colui cioè che la pensa in maniera diversa. Sono contento di far parte di una “Minoranza propositiva” piena di motivazioni, in cui l’opinione di tutti è ascoltata e rispettata, anche quando non è condivisa.

Abbiamo già avuto modo in questo periodo di confrontarci e discutere, come pari tra pari, senza rinunciare anche a posizioni differenti. Infine, – il Consigliere conclude – non invidio chi invece fa parte di una “Maggioranza di opposizione”, che ha anche forzatamente bocciato ogni nostra proposta, che manifesta tutta la sua debolezza in una forzata unità, che pare diretta da una regia unica, dalla quale non si può dissentire.

Ho scoperto tuttavia, in queste discussioni iniziali, che vi sono numerosi Consiglieri di Maggioranza che amano approfondire le questioni, esprimere il loro punto di vista, sostenere con passione e con forza le proprie motivazioni. Sono perciò fiducioso, che nonostante le battute iniziali, segnate da una certa diffidenza, forse dovuta anche al “ruolo politico”, si possano trovare momenti di apertura e positiva disponibilità nei Consiglieri di Maggioranza».

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