AGRICOLTURA BIOLOGICA METODO DI PRODURRE SENZA L’IMPIEGO DI SOSTANZE CHIMICHE

L’agricoltura biologica è un metodo che permette di ottenere prodotti senza l’utilizzo, in fase della produzione di sostanze chimiche di sintesi tali da alterare significativamente l’habitat naturale e influire negativamente sulla salubrità delle produzioni ottenute. Chi coltiva, alleva, prepara e importa prodotti biologici deve osservare le disposizioni dettate dal Reg. CE 2092/91 e successive modifiche ed integrazioni; lo Stato italiano ha attuato quanto previsto dal regolamento con il DL 220/95 . Tale decreto, oltre a riconoscere nel MIPAF l’autorità preposta al coordinamento delle attività amministrative e tecnico scientifiche di riconoscimento e sorveglianza degli organismi di controllo, delega alle regioni l’istituzione degli elenchi dei produttori biologico e dei preparatori e raccoglitori di prodotti spontanei, la ricezione delle notifiche di produzione da parte degli operatori biologici e ad attuare la vigilanza sugli organismi di controllo riconosciuti. L’AGRICOLTURA BIOLOGICA  RAGUSANA  Sono circa 6.900 gli operatori siciliani che applicano il metodo di produzione biologico su una superficie agraria utilizzabile di circa 180.000 ettari (elaborazioni su elenco 2005-operatori idonei al 31/12/2004); a questi si aggiungono 450 preparatori. Fra le colture specializzate la parte  preponderante è occupata, per quel che concerne le colture erbacee, dalle foraggere e dai  cereali (soprattutto durigranicoltura) che occupano circa 60.000 ettari di SAU; per quel che riguarda i fruttiferi è la vite, la SAU in coltura specializzata ammonta a circa 42.000 ettari. L’ATTIVITA’ DELL’AMMINISTRATORE Nell’anno 2005 sono state ricevute ed istruite 2.500 fra prime notifiche e notifiche di variazione, con notifiche e notifiche di variazione, con netta prevalenza delle prime. Questo dato indica un rinnovato interesse dell’agricoltura siciliana per il settore biologico, dopo un periodo di flessione del numero degli operatori rilevato negli ultimi anni (12.000 nel 2001, agli attuali 6.900); E’ stato predisposto l’elenco regionale degli operatori idonei dell’agricoltura biologica elaborato sulla base degli elenchi trasmessi dagli organismi di controllo entro il 31/03 di ogni anno. Tale elenco è stato sul sito internet dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, Dipartimento Interventi Strutturali, servizio IV – UO 18. Sono state predisposte le idonee variazioni agli elenchi degli operatori in seguito alle sanzioni irrigate dagli organismi di controllo che comportavano esclusione da tali elenchi. E’ stata svolta la prevista attività di sorveglianza sugli 11 organismi di controllo, sulla base di specifiche di specifiche procedure e attraverso ispezioni presso le aziende di produzione vegetale e di trasformazione presso le sedi regionali e nazionali degli organismi di controllo; E’ stata promossa una specifica azione a supporto dell’agricoltura biologica con il Progetto per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Sicilia. Tale progetto, che entrerà nella fase operativa nel 2006, impiegherà 1.107.000 € del fondo statale “per l’agricoltura biologica e di qualità” per un triennio di attività da svolgersi nell’ambito della verifica, del trasferimento delle innovazioni di prodotto e di processo a favore e  della formazione degli operatori biologici e della compagine dei tecnici agricoli. Per quanto riguarda l’attuazione del Reg. CE 1257/99, mediante il piano di sviluppo rurale (PSR) 2000/2006 con la misura F1b – agricoltura biologica, sono stati erogati aiuti a circa 400 aziende. Nel 2001 è stato emanato il primo bando con scadenza d’impegno nel febbraio 2006. Nel 2003 è stato emanato il 2° bando, le cui istanze, dopo l’emanazione delle graduatorie definitive, sono state avviate tutte al regime di aiuto. Nel 2005 è stato emanato l’ultimo bando PSR al fine di utilizzare tutte le somme derivate da economie degli anni precedenti erogate dalla comunità europea, dopo attento esame di ammissibilità e si prevede che tutte le aziende inserite in graduatoria saranno avviate per la concessione degli aiuti quinquennali. Al fine di dare continuità di impegno alle aziende che hanno avviato i processi di produzione soprattutto biologica con il primo bando e con scadenza febbraio 2006, l’amministrazione sta verificando la possibilità di attuare una proroga di un anno per consentire il ricongiungimento con la nuova programmazione 2007/2013, tutto ciò sarà possibile dopo un’attenta valutazione sulle disponibilità finanziarie derivanti da economie degli anni precedenti.Riguardo al complesso delle misure agroambientali nel periodo 2000/2005 sono stati liquidati 342.248.000 €, nel solo 2005 312.752.000 €, mentre nel 2006 si prevede di liquidare 68.000.000 di € come aiuto FEOGA. E’ appena il caso di far rilevare che il 90% delle risorse testè enunciate sono destinate alla misura F1b (agricoltura e zootecnia biologica). Nello scorso febbraio, nell’ambito di un incontro pubblico è stato diffuso un rapporto di valutazione sull’applicazione del PSR 2000/2006; pale rapporto, curato dalla società Agriconsulting, ha riscontrato i primi effetti positivi sull’ambiente che è stato oggettivamente riscontrato (diminuzione di residui di azoto e fosforo, assenza di contaminazione dell’ambiente e dei prodotti con residui fitosanitari) nelle aree rgionali di applicazione delle misure agroambientali. (Paolo Pellegrino)

 

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