Aggressione negli ospedali, posti fissi di polizia nei pronto soccorso. Potrebbero arrivare anche a Ragusa

Negli ospedali siciliani è emergenza. Non solo per la carenza di personale e per le code infinite dei pronto soccorso, ma anche per le aggressioni ai medici che troppo spesso si verificano ormai da tanti anni.

Da Palermo a Messina, passando per Catania e Ragusa, non si contano le aggressioni di cui purtroppo sono stati vittime medici, infermieri e personale sanitario in generale. Per questo motivo, stanno arrivando i posti fissi di polizia all’interno degli ospedali più a rischio. Anche a Ragusa, secondo fonti Asp, sono state avviate interlocuzioni con la Questura e dunque si sta valutando anche nei pronto soccorso ragusani questa possibilità, dopo l’avvio nelle grandi città. Domani sarà la volta del policlinico “Giaccone” di Palermo, dove ci saranno agenti 24 ore su 24 nel nuovo pronto soccorso. I poliziotti sono già arrivati al “Pappalardo” di Messina.

QUALI SARANNO I PROSSIMI OSPEDALI CON IL POSTO FISSO DI POLIZIA?

L’iniziativa è stata messa in campo da due ministeri, quelli dell’Interno e della Salute. L’obiettivo è garantire sicurezza in quegli ospedali che statisticamente sono stati i più colpiti da casi di aggressioni a medici e infermieri.

E’ stato stabilito che dopo il Policlinico di Palermo saranno aperti posti fissi di polizia all’ospedale “Sant’Elia di Caltanissetta”, al “Vittorio Emanuele” di Gela e al “Suor Cecilia” di Niscemi.

AGGRESSIONI NEI PRONTO SOCCORSO DI RAGUSA, IL CASO ECLATANTE DI VITTORIA

Il caso più eclatante di aggressione in un pronto soccorso della provincia di Ragusa è avvenuto a Vittoria, al Guzzardi: tre operatori sanitari, a ottobre 2021, rimasero feriti perchè aggrediti dai parenti di una donna che pretendevano cure immediate per la paziente senza aspettare i tempi di attesa. Dopo l’aggressione un 43enne è stato denunciato per minacce e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Lo stesso è accaduto per il figlio quindicenne della donna. Un infermiere è stato ricoverato in ospedale con fratture alle costole.

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