AGGREDISCE CARABINIERI: ARRESTATO TUNISINO

 

Nella trascorsa serata, nel corso dell’ordinario servizio di controllo del territorio i militari dell’Aliquota radiomobile della Compagnia di Vittoria traevano in arresto:

–         SLIMENI Bilel nato in Tunisia cl. 1986, residente ad Erba (CO), di fatto domiciliato a Vittoria, senza fissa dimora, celibe, nullafacente, pregiudicato per reati inerenti gli stupefacenti,

per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale nonché lesioni personali, in quanto la pattuglia automontata composta dai militari operanti, dopo aver attraversato la Piazza Manin (cd. Piazza Senia) di Vittoria e iniziava a percorrere la Via Magenta, notava un gruppo di cittadini extracomunitari parlare tra loro e, ritenendo che la citata piazza è luogo  solitamente frequentato da spacciatori ed assuntori di sostanze stupefacenti, gli operanti osservavano con maggiore attenzione i cittadini tunisini sopra menzionati, al solo fine di verificare se tra questi si verificasse un eventuale scambio di sostanze stupefacenti. In quella circostanza uno di quei giovani extracomunitari, a muso duro e gesticolando in maniera evidente, rivolgeva parole ingiuriose nei confronti degli militari intervenuti, specificando di non avere paura di loro in quanto lui era già stato in galera. A questo punto, mentre uno dei militari si apprestava a scendere dall’auto di servizio per identificare il soggetto, il giovane tunisino gli andava incontro, strattonandolo, tirandolo giù dalla vettura e scaraventandolo a terra. Solo l’intervento del capo-pattuglia permetteva di bloccare il tunisino e a convincerlo a salire a bordo dell’autovettura di servizio per essere condotto presso la Caserma di Via Garibaldi, dove il suo linguaggio scurrile ed oltraggioso e la propria condotta violenta nei confronti degli operanti non si placava, iniziando altresì ad inveire anche contro gli altri militari presenti in sede.

In relazione a quanto sopra esposto, il militare aggredito doveva ricorrere alle cure mediche presso il locale pronto soccorso, dove gli veniva dispensata una prognosi di 10 giorni s.c., mentre il tunisino veniva dichiarato in stato di arresto per i reati sopra citati.

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