AGENTE DELLA POLIZIA DI STATO BLOCCA DUE ALBANESI A BORDO DI CICLOMOTORE RUBATO

Due albanesi D. A. di anni 24 e T. I. di anni 27 sono stati sorpresi da un Assistente Capo della Polizia di Stato a bordo di un ciclomotore rubato. 

I due, nella prima serata di ieri, stavano  percorrendo le vie della frazione turistica di Marina di Ragusa, ma la loro andatura, alquanto sospetta, non è sfuggita all’occhio esperto del poliziotto, che, benché libero dal servizio, ha voluto vederci chiaro sugli strani movimenti. 

Difatti, dopo un breve tratto di strada, il conducente fermava il veicolo, ed uno dei due scendeva dal mezzo e con fare circospetto, parzialmente nascosto dalla oscurità della sera e dalla scarsa illuminazione, iniziava a guardare in tutte le direzioni, come se volesse assicurarsi di non essere osservato. Il poliziotto decideva, quindi, di intervenire chiedendo i motivi della loro presenza in quei luoghi. I due si giustificavano dicendo di trovarsi a Marina di Ragusa per una passeggiata e di non avere con sé documenti di identificazione. Nel contempo personale della Polizia di Stato, in servizio presso la Sala Operativa della Questura, già allertata, attivava gli accertamenti di rito dai quale emergeva che il ciclomotore era stato rubato il giorno prima nella frazione limitrofa di Caucana e regolarmente denunciato e che D. A. risultava avere pregiudizi per reati contro il patrimonio.

Immediatamente giungeva sul posto una pattuglia della Sezione Volanti della Questura che dava ausilio al loro collega per gli ulteriori controlli, a seguito dei quali sul mezzo venivano rinvenuti diversi cacciavite di grosse dimensioni, simili a quelli sovente utilizzati per scassinare le portiere degli automezzi o per la effrazione dei portoni di ingresso delle abitazioni.

Gli arnesi venivano sottoposti a sequestro ed i due venivano denunciati in stato di libertà per ricettazione e possesso di strumenti di effrazione ed, altresì, nei loro confronti è stata avviata dagli Uffici della Questura l’iter per l’irrogazione di idonea misura di prevenzione.

Gli Agenti provvedevano, altresì, a restituire il ciclomotore alla proprietaria che era stata già avvisata dal personale della Sala Operativa della Questura.

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