AEROPORTO DEGLI IBLEI: A FINE MARZO STRUTTURA ALLA SOACO

Incontrare il sindaco di Comiso Alfano e farsi dire come stanno veramente le cose per quanto riguarda le ultime tappe dell’aeroporto degli iblei è cosa facilissima. Segno che le date, i programmi e anche…le speranze sono ormai certezze. Con la sua affabilità (almeno formale ) il primo cittadino  ci conferma che entro marzo si firmerà a Roma, tra Comune e Organi periferici dello Stato la convenzione per il passaggio del sedime delle aree aeroportuali al Comune. ” Dovevamo firmarla in  questi giorni perchè la bozza è già pronta- ci dice – ma da Roma hanno fatto sapere che dobbiamo aspettare qualche giorno”. Ed allora incalziamo con altre domande alle quali sappiamo che il sindaco non può rispondere, ed infatti ci dice: “Una volta avuta la “cosiddetta area dell’aeroporto” cederemo la struttura, peraltro già completa, alla società di gestione che ne avvierà l’operatività. Da quel momento la municipalità potrà solo “spingere” verso tutte le direzioni per dare allo scalo la massima capacità di funzionamento, ma, ripeto, quelli sono problemi di un altro organismo, la Soaco, appunto” E sul cargo? “Questo è un problerma complesso che investe anche la Sac, la società di gestione dell’aeroporto Fontanarossa che del cargo per i motivi che sappiamo si è occupata poco in quanto Catania, il terzo aeroporto d’Italia, è estremamente “intasato”. Potrebbe giovarsene Comiso sia per il cargo che per la chiusura temporanea di Catania a fine anno per lavori alla pista. ” Si –risponde il sindaco -La Sac mi ha assicurato che qualcosa a Comiso verrà “dirottato”. Non tutto ovviamente, perchè in parte si utilizzerà Palermo ed in parte Reggio Calabria. Il tutto per poco tempo; ma noi potremo avere qualcosa”. Infine sig. Sindaco che futuro vede per l’Aeroporto degli iblei e soprattutto come si potranno organizzare i voli?  E’ possibile che Comiso diventi un sito importante per tutti i voli verso il nord Africa? ” Non solo verso l’altra sponda del Mediterraneo ma anche l’ Europa del Nord, a quanto mi risulta, è interessata alla nostra area. Ripeto questi problemi sono complessi e difficile; è giusto che se ne occupi chi gestisce la struttura anche se con il nostro pieno appoggio”.

 

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