“ADOTTA UNA SPIGA”, IERI MATTINA ALLA “MARIELE VENTRE”

Un progetto che si pone tra gli obiettivi quello di educare gli studenti alla conoscenza delle ricchezze del proprio territorio, alla valorizzazione dei sani comportamenti, facendo comprendere loro il significato di identità culturale e acquisire la capacità di riflettere sulle proprie posizioni culturali e sui propri valori. E’ andato in scena questa mattina, nell’auditorium della scuola “Mariele Ventre”, l’ultimo appuntamento di “Adotta una spiga”.

Si tratta dell’iniziativa promossa dall’associazione culturale “Ricordi di terra nostra” e sostenuta dall’Amministrazione comunale. Alla fase finale di questa mattina erano presenti il sindaco, Nello Dipasquale, l’assessore alla Pubblica istruzione Venerando Suizzo e il consigliere comunale Enzo Licitra che ha sostenuto l’appuntamento consapevole dell’importanza rivestito dallo stesso proprio per la comprensione della storia e delle tradizioni locali. Sono state premiate le classi di scuola materna e primaria impegnatesi nell’attività del progetto.

“Le scolaresche – dice il consigliere Licitra – grazie alla sapiente maestria della famiglia Bracchitta, che ha curato anche le visite guidate all’interno della propria azienda, hanno avuto modo di assistere alla raccolta del grano, ai racconti della mietitura e alle dimostrazioni della trebbiatura così come avveniva prima e dopo l’avvento della meccanizzazione nel settore agricolo. E’ stata, altresì, allestita una mostra di attrezzi e macchine agricole curata da “Luce di un tempo” destinata a raccontare lo sviluppo della meccanizzazione. Gli stessi studenti hanno poi avuto modo di documentarsi sul percorso della filiera produttiva, sul processo di trasformazione del grano in farina e sulla produzione del pane e della pasta. Tutte attività, queste ultime, eseguite con le tecniche e i metodi antichi della cultura contadina”. Il sindaco e l’assessore Suizzo hanno espresso soddisfazione per il fatto che “gli alunni delle scuole primarie della città siano stati coinvolti in percorsi che fanno loro comprendere come nascono i prodotti che consumano ogni giorni. Il modo migliore per sensibilizzarli non solo rispetto ad una scelta consapevole dei cibi ma anche riguardo alla valenza che il prodotto detiene in ordine al territorio e al suo inscindibile legame con esso”.

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